Ancora un paio di settimane di attesa e l’Acetaia comunale parlerà anche inglese. Dal mese di aprile, infatti, tutti i sabati alle 14.30 sarà attivo un nuovo turno di visita pensato per intercettare i crescenti flussi di turisti internazionali sempre più interessati a scoprire i “segreti” e la cultura modenese.
È questa la principale novità arrivata con il rinnovo dell’affidamento della gestione, manutenzione e conduzione dell’Acetaia comunale alla Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto che sabato 22 marzo alle 9.30 sarà accolta in Comune dal sindaco Massimo Mezzetti per un saluto.
La Consorteria, scelta per la comprovata esperienza nella manutenzione e conduzione di batterie di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, così come la promozione e la valorizzazione del prodotto, gestirà l’Acetaia comunale fino al 31 dicembre 2027.
Nata nel 2003, l’Acetaia comunale si trova nel sottotetto del Comune di Modena e ospita tre batterie: due più piccole, da sei botticelle ciascuna, che hanno preso i nomi dai fiumi Secchia e Panaro e una da dieci botticelle intitolata alla Torre Ghirlandina. Le tre batterie di botti cominciarono a produrre l’aceto cosiddetto “affinato” nel 2015, mentre per un aceto che possa fregiarsi dell’aggettivo “stravecchio” si dovrà aspettare almeno il 2028.
L’Acetaia ospita anche tre grandi botti barrique, le botti madre da 100 e 200 litri che servono ad alimentare le batterie e che hanno preso il nome di Rezdore, e diversi oggetti legati alla cultura dell’aceto, tra cui quattro tragni, i tradizionali vasi in terracotta smaltata per conservare l’aceto.