“L’eccidio di Cervarolo è il ricordo indelebile di ventiquattro uomini massacrati dai nazisti nell’aia, tra cui il parroco Giovanni Battista Pigozzi, che non si piegò alla volontà degli invasori e preferì la morte piuttosto che disattendere ai propri doveri civili e cristiani e alla sua coscienza”: così il primo cittadino Elio Ivo Sassi sottolinea il significato della commemorazione che si terrà domenica mattina, alla presenza del sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, nella località villaminozzese in cui, il 20 marzo del 1944, i militari tedeschi ammassarono e uccisero gli uomini del paese.
Nel pomeriggio si ricorderà anche la battaglia di Cerrè Sologno, “che, scoppiata cinque giorni prima – spiega Sassi – si era conclusa con la vittoria dei partigiani, nonostante le gravi perdite subite da entrambi gli schieramenti. Lo scontro provocò però un feroce rastrellamento da parte dei militari tedeschi”.
Il ritrovo è per le 10 nel piazzale della strada provinciale, da cui si formerà il corteo per il luogo della strage e dove, alle 10.15, sarà celebrata la messa e sarà benedetto il complesso monumentale dedicato alle vittime, composto da tre lapidi e un altare votivo, con la deposizione di una corona di fiori. Si proseguirà con il saluto del sindaco di Villa Minozzo, anche in veste di presidente provinciale dell’associazione partigiana Alpi-Apc, l’orazione ufficiale da parte del primo cittadino reggiano e la rievocazione dei tragici fatti di ottantuno anni fa a cura degli studenti della scuola secondaria di primo grado del locale istituto comprensivo.
“Tra i civili trucidati – continua Elio Ivo Sassi – fra i diciassette e gli ottantaquattro anni d’età, oltre al priore, che si era rifiutato di firmare un documento in cui avrebbe dovuto dichiarare che gli arrestati ‘erano tutti partigiani’, vi era pure un anziano paralitico”.
Alle 15.30 ci si recherà poi a Cerrè Sologno, in prossimità del centro sportivo e sociale del luogo, da cui partirà il corteo per raggiungere il monumento ai caduti, dove, dopo la benedizione, un omaggio floreale e un breve discorso del sindaco Sassi, interverrà Enrico Bini, già primo cittadino di Castelnovo Monti, a nome di tutte le associazioni partigiane.
“Oggi, nel ricordare le vittime del passato – conclude Sassi – non possiamo ignorare i venti di guerra che tornano a minacciare tutta l’Europa e altre parti del mondo. La memoria di quelle tragedie deve essere di monito e di guida. Solo il dialogo e la volontà di costruire ponti di pace possono impedire che simili orrori si ripetano. Dobbiamo operare in unità affinché il sacrificio di chi perse la vita per la libertà non sia stato vano”.
Entrambe le manifestazioni saranno accompagnate dalle note del corpo bandistico di Villa Minozzo.