Primo comune sopra 25mila abitanti in regione per la maggior percentuale di raccolta differenziata, sulla base degli standard previsti da Legambiente. Correggio raggiunge anche quest’anno il significativo traguardo, sancito da Legambiente con la consegna della targa all’assessore all’ambiente Giovanni Viglione in una cerimonia a Forlì, nell’ambito dell’Ecoforum, che ha visto premiati i comuni più attenti alla gestione dei rifiuti.
Con una percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti del 91%, Correggio ha superato tutti gli altri comuni in regione con popolazione sopra i 25.000 abitanti, da sottolineare anche la riduzione della quantità pro-capite di indifferenziato, arrivata a 86 Kg mantenendo sostanzialmente invariato il totale di rifiuti prodotti.
Il risultato è estremamente confortante e dimostra ancora una volta la validità delle scelte intraprese negli anni passati con l’adozione del modello di raccolta porta a porta e della tariffa puntuale, sistema che ci ha permesso di passare dal 69% di raccolta differenziata del 2015 all’attuale 91%, con un incremento del 22%, e di ridurre l’indifferenziato pro-capite dai 265 Kg agli 86 Kg dell’ultimo anno, registrando un calo del 67% in 10 anni; ora l’obiettivo dell’amministrazione è quello di ridurre ulteriormente i quantitativi di indifferenziato.
“Il risultato raggiunto, per il quinto anno di fila, – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Giovanni Viglione che ha ritirato il riconoscimento – è un premio alla nostra comunità di cittadini attenti e sensibili ai temi ambientali, temi che sono da sempre uno dei punti fondanti del nostro mandato. Continueremo a lavorare in tal senso per aumentare la percentuale di raccolta differenziata e migliorare la qualità del rifiuto ma soprattutto per ridurre la quota di residuo indifferenziato e confermare un servizio all’altezza delle aspettative della nostra comunità. Fondamentale in questi anni e per il futuro l’investimento in educazione ambientale nelle scuole, come va inoltre rimarcato ed elogiato il grande lavoro sul territorio delle Guardie Ecologiche, dei volontari di Legambiente e di Ripuliamoci, perché questi risultati si raggiungono anche grazie al loro contributo”.