“Da tempi non sospetti sono ‘in love’ con Scandiano”. Serena Dandini esordisce così sul palco di un Teatro Boiardo completamente sold-out, assiepato per il pubblico accorso la sera di martedì 4 marzo per assistere all’Anteprima di Festivalove. Una dichiarazione d’amore vera e propria, condita dell’ironia che contraddististingue da sempre la scrittrice e conduttrice televisiva, diventata il volto di tante indelebili trasmissioni culturali e satiriche che hanno fatto la storia della televisione (L’Ottavo Nano, Avanzi, Parla con me, etc.)
Una serata, quella di martedì, ricca di spunti culturali, risate e grande partecipazione, che ha dato il via a un’edizione di Festivalove pronta a confermarsi come uno degli appuntamenti più attesi dell’anno.
Festivalove 2025 si terrà dal 30 maggio al 1 giugno, trasformando Scandiano in un laboratorio di incontri, cultura e intrattenimento. Tre i luoghi simbolo: i Giardini della Rocca, piazza Fiume e piazza Spallanzani, declinati secondo i gusti più eterogenei possibili, dalle conferenze ai concerti ai dj-set.
L’evento, che rappresenta il momento culturale più importante per la città di Scandiano, accoglierà come sempre un pubblico numeroso e affezionato. “Scandiano è una città che si muove” – ha dichiarato il sindaco Matteo Nasciuti – “Abbiamo una giunta rinnovata che porterà nuove idee all’interno del festival. Non possiamo svelare ancora nulla, ma stiamo lavorando per far sì che un pezzetto di Sanremo si sposti qua da noi, per unire simbolicamente i fiori all’amore. Quest’anno inoltre, nonostante il cantiere, avremo la Rocca dei Boiardo nuovamente attraversabile”. Il sindaco, accompagnato sul palco dalle assessore Lorena Lanzoni (Cultura) e Silvia Venturi (Commercio) ha poi sottolineato il grande impatto economico dell’iniziativa, resa possibile anche grazie al sostegno degli sponsor, invitando tutti gli amanti della cultura a partecipare.
Durante la serata, Serena Dandini ha regalato al pubblico una profonda riflessione sul valore della memoria e della consapevolezza storica, raccontando il suo ultimo libro C’era la luna, che parla di una giovane ragazza che sul finire degli anni ’60 partecipa al movimento giovanile di rivoluzione culturale in Italia. A dialogare con Serena Dandini è stata la giornalista Laura Solieri.
Dandini ha ricordato l’importanza dell’incontro, così centrale in quegli anni di speranze e creatività: “Il vostro Festival ha la grande forza di portare fuori di casa e all’incontro tante persone, e ne abbiamo davvero bisogno. Il mio libro non è nostalgico, ma esortativo: l’annichilimento del mondo di oggi ci porta a non aprire lo sguardo, e invece va riportato fuori quello spirito”. Ha inoltre posto l’accento sulla condizione femminile nel passato e sull’importanza di conoscere la storia delle donne che ci hanno preceduto: “Le nostre mamme, nonne e zie hanno combattuto per i diritti che oggi diamo per scontati. È fondamentale ricordarlo per non tornare indietro”.
Appuntamento al 30 maggio quindi, per l’inaugurazione dei tre giorni di kermesse, in attesa di svelare i nomi che animeranno questa edizione del decennale di Festivalove.