Ha avuto un riscontro davvero entusiasta da parte della comunità il progetto che nei giorni scorsi ha visto le bambine e i bambini della scuola dell’Infanzia di Pieve protagonisti, e dedicato all’importanza del risparmio energetico, e alla riduzione dei rifiuti attraverso il riciclo e il riuso.

Un progetto che ha portato a ridare vita a capi d’abbigliamento vecchi o non più utilizzati, con i piccoli coinvolti in laboratori insieme alle loro famiglie per realizzare gadget quali gioielli, cappelli, borsette, scaldamuscoli, spille e tanto altro, che sono stati poi donati ai commercianti del paese accompagnati dall’invito di ideare loro stessi un capo riciclato come gesto di scambio con i bambini della Scuola. Ora molti oggetti sono stati anche esposti nelle vetrine, per far vedere con quanta fantasia e creatività sono stati realizzati. I bambini si sono molto divertiti e stupiti nel vedere come gli abiti possano cambiare forma ed utilizzo, imparando il significato di riciclo e di spreco, si sono emozionati di fronte all’accoglienza generosa dei vari commercianti e si sono sentiti importanti quando nella sala consiliare del comune hanno incontrato gli assessori e il vice-sindaco. “Crediamo – spiegano le insegnanti che hanno realizzato il progetto – che una scuola diffusa, aperta al territorio e alla comunità, risponda all’idea di agenzia educativa innovativa che accoglie, che si modifica, che ascolta e che “semina” pensieri, sperando in un raccolto rigoglioso”.
Aggiunge l’Assessora Silvia Dallaporta che ha seguito il progetto e accolto i bambini in Municipio insieme al Vicesindaco Daniele Valentini: “Si è trattato davvero di un progetto molto bello: nella fase creativa i bambini e le bambine hanno appreso saperi antichi per costruire nuovi oggetti riciclando cose che potevano sembrare semplicemente vecchie e da buttare: tagliare, cucire, applicare, riparare e ricreare. E quando hanno proposto gli oggetti, dopo aver dato loro nuova vita, alla comunità la risposta è stata entusiasta. Sono del resto gadget veramente belli e originali. Complimenti alle insegnanti ma soprattutto a bambine, bambini e le loro famiglie”.