I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, in tre distinte operazioni di servizio, hanno sequestrato circa 5 mila capi di abbigliamento riportanti marchi contraffatti o segni distintivi riconducibili a noti brand della moda e circa 2 mila articoli di elettronica e bigiotteria varia privi dei requisiti di conformità e sicurezza.

In particolare, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, nel quadro delle attività di contrasto ai traffici illeciti, hanno sottoposto a sequestro un migliaio di capi di abbigliamento di alta moda contraffatti, riferibili al brand australiano ZIMMERMANN e denunciato il rappresentante legale della predetta società per i reati di «introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi» e «ricettazione».

I militari del Nucleo Operativo Metropolitano di Bologna sono intervenuti, invece, presso la sede operativa di una società localizzata nel capoluogo felsineo, ove hanno riscontrato l’esposizione, finalizzata alla vendita, di foulard e maglie riproducenti i famosi brand Louis Vuitton, Dior, Burberry, Disney, Fendi e Chanel.

Il titolare dell’impresa, di origine cinese, è stato deferito alla locale Procura della Repubblica per il reato di vendita di merce riportante marchi contraffatti.

Il valore commerciale della merce contraffatta, sequestrata nell’ambito dei due interventi, ammonta ad oltre € 240.000.

Infine, i finanzieri della Compagnia di Imola hanno proceduto al sequestro di circa 2 mila articoli di elettronica e bigiotteria varia privi dei requisiti di conformità e sicurezza in un esercizio commerciale di articoli vari di Bologna e gestito da un soggetto di nazionalità cinese.

I prodotti in questione erano privi dei contenuti minimi d’informazione e di tutte le altre indicazioni riferibili alla composizione e all’eventuale presenza di sostanze nocive per la salute umana previste dalla legislazione nazionale ed europea.

Le anomalie riscontrate, tra cui l’assenza della marcatura CE (sinonimo di qualità certificata), hanno fatto scattare l’immediato sequestro amministrativo dei prodotti la cui messa in commercio avrebbe generato un illecito profitto di circa € 4.000

Inoltre, il soggetto è stato segnalato alla Camera di Commercio di Bologna per violazioni degli articoli 6,7,9 e 11 del Codice del Consumo, punite con una sanzione amministrativa che va da un minimo di € 516,00 a un massimo di € 25.823,00.

Le operazioni condotte dai reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Bologna testimoniano l’impegno della Guardia di Finanza nel disarticolare le filiere del falso, nella consapevolezza che la contraffazione e il commercio di prodotti non sicuri danneggiano il mercato, sottraggono opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole e mettono a rischio la salute e la sicurezza dei consumatori.