Con i nuovi 10 ingressi salgono a 127 i musei accreditati al Sistema museale regionale in Emilia-Romagna.

Realtà culturali consolidate nel territorio, che operano da molti anni per un continuo miglioramento e aggiornamento, seguendo la logica dei LUQ, i livelli uniformi di qualità, e del Sistema museale regionale stesso con attenzione all’accessibilità degli spazi e dei percorsi di visita. La Giunta regionale ha approvato l’elenco relativo alla quarta finestra di accreditamento, aperta tra ottobre e novembre 2024, e rivolta ai musei e ai luoghi della cultura non statali del territorio emiliano-romagnolo.

“I risultati dell’accreditamento dei musei dell’Emilia-Romagna- commenta l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni- confermano la presenza di un sistema museale dinamico, vitale e soprattutto solido nella volontà di promuovere la crescita continua dei servizi culturali. La conoscenza e l’acquisizione dei requisiti minimi necessari per la qualità dei servizi museali sono ormai maturate nella consapevolezza e nell’esperienza delle nostre istituzioni territoriali. Anche così valorizziamo la nostra regione e ne aumentiamo l’attrattività”.

Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Forlì-Cesena e Ferrara i territori interessati dai nuovi riconoscimenti.

A partire dalla Camera di San Paolo di Parma, con gli affreschi del Correggio, oggetto di recenti e importanti lavori di riqualificazione dell’illuminazione e dell’allestimento, finanziati anche dalla Regione con i lavori di messa in sicurezza delle superfici affrescate degli apparati lignei.

E poi la Pinacoteca civica “Il Guercino” di Cento, nel Ferrarese, che dopo 11 anni di chiusura dovuta al sisma del 2012, ha inaugurato a fine 2023 nuovi allestimenti esponendo un patrimonio che vanta il maggior numero di opere di Guercino al mondo.

Altre strutture civiche sono il Museo “Mons. Domenico Mambrini” di Galeata, in provincia di Forlì-Cesena, ospitato presso il Convento dei Padri Minori di Pianetto, che espone la collezione di antichità e archeologia di Monsignor Domenico Mambrini.

Più consistenti numericamente tra i nuovi accreditati sono le istituzioni di natura privata come la Galleria Ricci Oddi di Piacenza, con la collezione creata dal fondatore Giuseppe Ricci Oddi che raccoglie opere di Klimt, Cremona, Previati, De Nittis, Boldini, Boccioni, Pellizza da Volpedo, Casorati, Carrà; La Casa dei Burattini di Otello Sarzi di Cavriago (Re) con il nuovo percorso espositivo, di recente inaugurato, con materiali di scena, burattini e scenografie, che costituisce un vero e proprio racconto delle opere e dell’estro di Otello Sarzi.

Entrano nella lista dei nuovi accreditati anche il Museo del Fungo Porcino a Borgo Val di Taro e il Museo del Tartufo di Fragno a Calestano, parte della rete dei nove Musei del Cibo per la promozione del percorso tra gastronomia, natura, arte e storia della provincia di Parma, ora aderente in modo completo al Sistema Museale Nazionale.

Un’altra presenza importante è quella dei musei ecclesiastici, rappresentati da vere e proprie eccellenze della nostra regione, come Musei del Duomo di Modena che con le collezioni antiche permettono di comprenderne la storia e le vicende del capolavoro dell’arte romanica e patrimonio mondiale dell’UNESCO; Kronos Museo della Cattedrale di Piacenza, che propone un percorso museale di oggetti liturgici, preziosi manoscritti, pale d’altare che conduce alla salita alla Cupola affrescata da Guercino, e MCM Museo Collezione Mazzolini, sempre nel Piacentino, che ha inaugurato nuovi percorsi e contenuti multimediali dedicati alle opere della collezione di Campigli, Capogrossi, De Chirico, de Pisis, Fontana, tra gli altri, accolte nei monumentali ambienti dell’ex Monastero dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio.

 

Cosa prevede l’accreditamento

L’accreditamento al Sistema Museale regionale basato sui Livelli uniformi di qualità per la valorizzazione (LUQV, o più comunemente LUQ) – adottati dal Ministero della Cultura e recepiti dalla Regione Emilia-Romagna nel 2018 – costituisce, per le istituzioni museali non statali, il primo passo obbligatorio per l’adesione al Sistema museale nazionale. Al Sistema possono accedere tutti i luoghi della cultura pubblici o privati, su base volontaria e mediante un processo di accreditamento che prevede la verifica degli standard minimi e degli obiettivi di miglioramento, e tramite la compilazione di un questionario di autovalutazione.

Contestualmente ai nuovi ingressi è stato approvato dalla Regione anche il rinnovo dei musei accreditati nel 2022, per i quali è stata verificata la sussistenza degli standard minimi, a distanza di tre anni dal precedente accreditamento. Ad oggi sono in totale 127 i musei dell’Emilia-Romagna accreditati al Sistema museale regionale e di conseguenza al Sistema museale nazionale. L’accreditamento ha una durata triennale e annualmente la Regione, attraverso il Settore Patrimonio culturale, apre una finestra per il riconoscimento dei livelli uniformi di qualità per consentire l’accesso a nuove istituzioni museali. I 96 musei che hanno ottenuto il rinnovo quest’anno fanno parte della prima finestra di riconoscimento avviata nel 2022, a cui si sommano i 14 musei che ottenuto l’accreditamento nel 2023 (dovranno rinnovare la loro domanda nel 2026) e i 7 che lo hanno ottenuto nel 2024 (il rinnovo nel 2027). A questi si aggiungono i 10 nuovi entrati del 2025.

La suddivisione per province è la seguente: 25 Bologna; 13 Forlì-Cesena; 10 Ferrara; 13 Modena; 5 Piacenza; 24 Parma; 18 Ravenna; 9 Reggio Emilia; 10 Rimini