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Il Comune di Modena ha disposto la sospensione dei lavori di realizzazione dei percorsi pedonali a gradoni nel Parco delle Rimembranze di fronte al complesso dell’ex Caserma Fanti in corso di restauro.

Dopo un sopralluogo eseguito nei giorni scorsi presso il cantiere della società che sta riqualificando l’ex Caserma e che sta effettuando l’intervento su area pubblica sulla base di un Accordo procedimentale con l’Amministrazione, i tecnici del servizio comunale del Verde hanno infatti contattato l’azienda per disporre la sospensione dei lavori di realizzazione dei percorsi a gradoni in attraversamento al parco. Questi ultimi, richiedendo scavi fino a 4 metri di profondità, nelle procedure di esecuzione delle opere, potrebbero infatti provocare il danneggiamento all’apparato radicale di un cedro del Libano adiacente. I tecnici hanno, inoltre, richiesto venga fatta una tomografia sonica dell’apparato radicale dell’albero per valutare la resistenza meccanica e la stabilità dello stesso.
“Abbiamo sospeso il progetto – afferma l’assessora al Verde, parchi e forestazione urbana Carla Ferrari – e avviato le opportune valutazioni tecniche al termine delle quali siamo pronti a una modifica sostanziale del progetto che vada nella direzione della tutela della porzione del parco pubblico”.
Il collegamento attraverso il parco delle Rimembranze, previsto nel progetto approvato dalla precedente amministrazione (in variante parziale al Programma di riqualificazione per la valorizzazione urbanistica e commerciale del Parco delle Mura) e autorizzato dalla Soprintendenza, è stato progettato per rendere fruibile alla cittadinanza una porzione di terreno, storicamente privata e a uso esclusivo, prima dei monaci, poi degli studenti dell’Istituto dei cadetti matematici pionieri e Accademia nobile militare estense. In particolare, il progetto prevede un’apertura simile a quella oggi presente su via San Pietro, a fianco del sagrato, con l’inserimento di un semplice varco ribassato chiuso da portoni in legno massello. L’interazione tra il cortile interno e il Parco delle Rimembranze ha l’obiettivo di raccordare due parti della città che, dopo la demolizione delle mura, furono bruscamente separate e poste su piani altimetrici differenti. L’area di sedime dell’immobile ottocentesco risulta infatti essere circa 2,20 metri più bassa rispetto alla quota di calpestio del parco dei viali.