“In queste ore si sta chiarendo l’intenzione del Governo di procedere in tempi brevi ad una profonda revisione delle norme in materia di azzardo.

Siamo largamente primi in Europa per quanto viene perso nell’azzardo legale, e le nostre tendenze di crescita sono superiori agli altri Paesi. Il 2024 si è concluso con l’incredibile cifra di 160 miliardi giocati in Italia nelle centinaia di forme di azzardo; una cifra superiore al finanziamento della spesa sanitaria pubblica.

La bozza di Decreto Legislativo prevede l’azzeramento del ruolo di Regioni e Comuni, che non potrebbero più deliberare, ad esempio, rispetto alla distanza dei locali dell’azzardo da luoghi sensibili e in materia di orari di apertura. Nella nostra Regione, dove si giocano quasi 10 miliardi di euro all’anno, si demolirebbe così la Legge Regionale, e si renderebbe vano il lavoro di tante amministrazioni locali che, applicandola correttamente, hanno contenuto, o tentato di contenere, l’avanzata dell’azzardo nel proprio Comune.

Ora si prevede di ridurre da 500 a 200 la distanza metrica dei punti gioco dai luoghi sensibili, riducendoli peraltro alle sole scuole secondarie di secondo grado e ai SerD. Sarà poi sufficiente, per il gestore, la partecipazione ad un corso di poche ore per rimuovere del tutto ogni vincolo. Inoltre si supererebbero tutte le ordinanze sindacali di riduzione degli orari di apertura, permettendo il gioco quasi 20 ore al giorno.

Cosa significherà tutto questo per la provincia di Modena, che ha registrato 1,57 miliardi giocati nel 2023, dei quali 275 milioni persi? Quanto peserà su Modena la demolizione delle regole, in un’area dove sono diversi i Comuni in “crisi d’azzardo”?

Certamente potranno riaprire le quasi 100 sale chiuse negli ultimi dieci anni in provincia di Modena. Chiusure a volte con atti amministrativi , altre volte in forma “spontanea”, di locali che ricadevano a meno di 500 metri da luoghi come scuole, chiese, oratori, centri sociali, impianti sportivi e centri anziani.

Una “cascata” di azzardo sulla nostra provincia, accresciuta dal più che probabile  spostamento verso il centro delle città di luoghi dell’azzardo che in questi anni si sono dislocati in luoghi periferici, aggiungendo problemi di ordine pubblico e di traffico in aree già molto delicate. Nei fatti andremmo verso aperture illimitate, con locali aperti tutta la notte, che chiamano altre attività e presenze, spesso illecite, e tra queste, non ultime, il riciclaggio e l’usura.

E’ davvero singolare che questi temi non rientrino nel dibattito sulla sicurezza dei cittadini nella nostra provincia, a partire da quella dei minori. Un tema che giustamente occupa molto spazio, e rispetto al quale proponiamo di aggiungere, da ora, quello degli effetti della cascata di azzardo che arriverà a breve nella nostra provincia”.

(Marzio Govoni, Presidente Federconsumatori Modena APS)