Un’ottantina di persone ha partecipato alla tavola rotonda “Piano triennale e riforma dello sport: quali opportunità per le società sportive?”, che si è svolta nel Foyer del Teatro Bismantova. L’evento ha rappresentato un’occasione di confronto per approfondire le prospettive offerte dal nuovo Piano triennale dello sport della Regione Emilia-Romagna e dalla recente riforma del settore, con un focus particolare sulle sfide e le opportunità per le società sportive dell’Appennino Reggiano.

Alla serata hanno preso parte diversi rappresentanti istituzionali, tra cui i sindaci di Vetto, Villa Minozzo, Toano, Carpineti e Casina il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Costa. Dopo i saluti introduttivi del sindaco di Castelnovo Monti, Emanuele Ferrari, il primo intervento è stato affidato a Enrico Ferretti, sindaco di Ventasso e assessore allo Sport dell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano. Nel suo intervento, intitolato “Lo sport come strumento di promozione delle aree interne”, Ferretti ha evidenziato come “la parola sport sia entrata di diritto nella Costituzione e rappresenta un elemento di cultura e benessere che deve essere valorizzato”. Ha poi sottolineato l’importanza del volontariato per la crescita delle società sportive, ricordando come, negli anni, l’Appennino Reggiano abbia investito sia sulle strutture sia sul “capitale umano” che anima il mondo dello sport locale. “Sport e turismo devono andare di pari passo – ha aggiunto – perché le presenze sul territorio derivano anche dalle attività sportive, che rappresentano un volano di sviluppo per l’economia locale”.

A seguire, Gianmaria Manghi, coordinatore delle politiche sportive della Regione Emilia-Romagna, ha illustrato i punti salienti del Piano triennale dello sport 2024-2026, approvato lo scorso 16 aprile. Tra gli obiettivi principali, ha spiegato, ci sono la riduzione della percentuale di sedentarietà, la promozione della cultura sportiva e delle pari opportunità di genere, il rafforzamento dell’educazione motoria tra i più giovani, il sostegno all’impiantistica sportiva (il 65% delle strutture in Emilia-Romagna risale a prima del 1990) e un’attenzione particolare ai Comuni colpiti da eventi alluvionali. “Con oltre un milione di tesserati e 6.277 impianti sportivi sul territorio regionale – ha dichiarato Manghi – il Piano triennale mette a disposizione complessivamente 21 milioni di euro, di cui oltre 7 milioni destinati alla promozione dell’attività sportiva e 24 milioni per il rinnovamento dell’impiantistica, grazie ai fondi FSC”.

La serata si è conclusa con l’intervento dell’avvocato Barbara Foroni, esperta in diritto sportivo e fiduciario provinciale CONI Bassa Reggiana, che ha illustrato gli aspetti normativi della recente riforma dello sport. “La riforma rappresenta una svolta per le società sportive – ha spiegato – introducendo nuovi obblighi, ma anche strumenti utili per una gestione più moderna ed efficiente.” Al termine della relazione si è aperto il dibattito con domande e interventi da parte del pubblico.
L’incontro ha confermato la volontà delle istituzioni locali e regionali di sostenere lo sport come motore di crescita sociale ed economica, rafforzando il dialogo con le realtà associative per affrontare insieme le sfide future.