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“Una manifestazione doverosa che sostengo con convinzione: spostare al carcere Dozza 50 giovani detenuti vuol dire per lo Stato abdicare ad un dovere fondamentale che gli affida la Costituzione, rischiando di segnare per sempre il loro percorso di rieducazione. Persone che hanno sicuramente sbagliato, ma che hanno il diritto di costruire un percorso di vita diverso”, dichiara il del sindaco di Bologna Matteo Lepore.
“Il carcere Dozza ha già gravi problemi di sovraffollamento, oltre l’accettabile, è difficilmente comprensibile quindi come possa ospitare una nuova sezione dedicata ai giovani detenuti, con spazi per il lavoro educativo del tutto inadeguati. Spostarli in quel modo solo per ragioni logistiche, sganciando la loro permanenza in una struttura dalla necessità di un contesto rieducativo, è un errore verso il quale come comunità manifestiamo la nostra contrarietà. Per questo rinnoviamo al ministro Nordio, come fatto in queste settimane, la richiesta di rivedere questa decisione e di aprire un confronto, per ragionare insieme di possibili alternative”, conclude il primo cittadino.