False fatture, società inesistenti e associazione a delinquere: 56enne finisce in carcereNella giornata di giovedì 20 febbraio, gli operatori della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Reggio Emilia hanno tratto in arresto, dando seguito ad un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti e ordine di esecuzione di pena detentiva in regime di semilibertà, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Reggio Emilia, un 56enne di origini calabresi ma ormai stabilmente residente a Reggio Emilia.

Nello specifico, l’uomo è stato condannato in via definitiva, all’esito di più procedimenti penali, per i reati di associazione a delinquere, emissione di fatture per operazioni inesistenti, costituzione di finte società e occultamento e distruzione di documenti contabili, tutti commessi a Reggio Emilia tra il 2013 e il 2019.

In base alla lunga attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile reggiana, coordinata dalla Procura della Repubblica diretta dal dott. Calogero Gaetano Paci, l’uomo era già stato tratto in arresto in passato, sempre per le stesse ipotesi di reato, nell’ambito dell’operazione “Billions”, in cui era stata svelata l’esistenza di un sodalizio di stampo mafioso, radicato nel territorio reggiano, dedito al riciclaggio di beni di illecita provenienza tramite la costituzione di finte società e false fatturazioni.

Per questi motivi l’uomo era stato già condannato, con sentenze divenute definitive, nel 2018 e nel 2023 a dover scontare una pena di detentiva di due anni e sette mesi.

In virtù dell’emissione, il 19 febbraio scorso, del provvedimento di esecuzione di pene concorrenti e ordine di esecuzione di pena detentiva in regime di semilibertà, gli investigatori reggiani hanno dato subito esecuzione al provvedimento in parola rintracciando il 56enne presso la sua abitazione e traendolo in arresto.

Al termine delle formalità di rito, il soggetto è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Reggio Emilia dove dovrà scontare la pena inflitta in regime di semilibertà.