Un tavolo tecnico per migliorare la cura e la gestione delle persone con disabilità. L’Amministrazione comunale di Campogalliano ha convocato in Sala del Consiglio i referenti di enti, associazioni, cooperative e, in generale, di tutte le realtà del territorio che lavorano, quotidianamente o anche solo occasionalmente, con persone con disabilità.
L’incontro è stato introdotto da Fania Ferrari, Assessora alle Politiche sociali e sanitarie, che, nel suo ruolo di coordinatrice, ha sottolineato gli obiettivi del tavolo, ovvero migliorare i servizi e la loro integrazione, facilitare il percorso di cura e sostegno, ridurre il numero di interlocutori a cui la famiglia deve rivolgersi, dare maggiore dignità, spazio e opportunità alle persone con disabilità, proporre nuovi progetti coinvolgendo di più la comunità, facilitare l’incontro delle famiglie che vivono la disabilità, mettere la persona con disabilità ancora più al centro. A seguire, ogni referente è intervenuto per condividere sinteticamente i servizi proposti dal proprio ente e le aspettative riguardo al progetto. Terminati gli interventi, è stata concordata la proposta di aggiornare il tavolo con cadenza semestrale e di organizzare incontri più frequenti dedicati a specifiche tematiche o problematiche per gruppi più ristretti.
“Il tavolo disabilità avviato lo scorso 10 febbraio è una chiara dimostrazione di quanto questa Amministrazione voglia fortemente mettere la persona al centro – precisa l’Assessora Ferrari, che insieme alla Sindaca Daniela Tebasti e alla responsabile dell’area Servizi culturali, ricreativi e politiche giovanili era presente al tavolo in rappresentanza del Comune di Campogalliano –. Abbiamo voluto riunire professionisti, tecnici e volontari di enti ed istituzioni già operanti nell’area della disabilità per creare nuove connessioni e rafforzare strutture già esistenti, con l’obiettivo di migliorare la cura e la gestione delle persone disabili, e dare più sostegno e sollievo alla loro famiglie. Il nostro territorio è già molto ricco di servizi ed opportunità, ma talvolta l’informazione non è capillare. Riunendosi intorno a un tavolo, crediamo che possano nascere sinergie ancora più efficienti e che insieme si possa arrivare anche a quelle famiglie che proprio a causa del peso della disabilità sono più isolate”.