Nella mattinata di oggi una delegazione di RECA (Rete Emergenza Climatica e Ambientale Emilia-Romagna) ha incontrato il Presidente della Giunta regionale De Pascale e la Sottosegretaria alla Presidenza della Giunta, Rontini.

L’incontro si è aperto sulle questioni poste da RECA che, ovviamente, lungi dall’essere esaustive di tutti i temi di cui si occupa, rappresentano però un elemento preliminare di metodo per poter poi affrontare la discussione di merito sugli stessi temi.

La prima questione è stata quella relativa al fatto di strutturare un confronto in modo permanente tra RECA e Giunta regionale: su questo punto abbiamo registrato una disponibilità da parte di De Pascale, al di là di chi è firmatario o meno del Patto per il lavoro e per il clima, e stabilito di individuare alcuni temi prioritari su cui far partire momenti specifici di confronto, temi che RECA proporrà nel prossimo periodo di tempo.

il secondo punto di confronto si è svolto rispetto alle proposte di legge d’iniziativa popolare presentate da RECA e Legambiente in tema di acqua, acque e rifiuti, stop al consumo di suolo ed energia. Il Presidente De Pascale in proposito, fermo restando il ruolo delle Commissioni e delle Assemblee regionali, ha espresso una volontà di arrivare alla discussione delle stesse in un tempo sufficientemente breve, riconoscendo che l’esperienza della passata legislatura, quando non venne neanche iniziata la discussione, è stata decisamente negativa e che va dunque superata.

Infine, abbiamo chiesto come RECA di affrontare la questione dell’inquinamento dell’acqua da Pfas in particolare decidendo come prima fatto concreto, che Giunta e Assemblea regionale, come già realizzato in Umbria, aderiscano al manifesto promosso da Greenpeace (e che RECA sostiene) per mettere al bando produzione e consumo delle sostanze che contengono Pfas. Su questo il Presidente De Pascale ha risposto di dover approfondire la questione e si è riservato di dare una risposta in tempi brevi.

In conclusione, l’incontro di oggi ha registrato un’apertura da parte dell’Amministrazione regionale rispetto alle possibilità di sviluppare un confronto, anche con chi come RECA non è stato firmatario del Patto per il lavoro e il clima. Nello stesso tempo verificheremo che questi confronti partano effettivamente e producano risultati significativi nel merito delle questioni da affrontare, per dare una valutazione compiuta dell’incontro di oggi. In ogni caso, l’iniziativa di RECA continuerà per affermare le necessità di una svolta profonda nelle politiche ambientali (e non solo) della Regione e di una trasformazione importante del modello produttivo e sociale che sosterremo nelle modalità opportune.

(RETE EMERGENZA CLIMATICA AMBIENTALE EMILIA – ROMAGNA)