Stavolta l’episodio è avvenuto sul Regionale veloce 17903, nei pressi della stazione di San Giovanni in Persiceto, nel bolognese. Assalito da una gang di ragazzi senza biglietto, il pubblico ufficiale è stato trasportato d’urgenza all’ospedale più vicino per le cure del caso. Sul posto è intervenuta la Polizia. Vicenda che è stata preceduta questa mattina da un altro episodio analogo nella vicina provincia di Prato, a Vaiano, dove stavolta a farne le spese è stata una capotreno.

“E’ ora di finirla con i proclami e di mettersi all’opera per trovare delle soluzioni definitive. Viaggiatori, capitreno e tutto il personale delle stazioni non ne possono più, sono stremati, scoraggiati e, non di rado, in uno stato di grave disagio psicologico nel recarsi sul posto di lavoro: servono subito tutele e sicurezza, serve un’assunzione di responsabilità collettiva“, ha dichiarato Aldo Cosenza, segretario generale della Fit Cisl ER.

“Non ci stancheremo mai di chiederlo: insieme all’ovvio rafforzamento dei presidi di sicurezza, accedere ai binari delle stazioni, e quindi salire sul treno, deve essere consentito solo a chi ha il biglietto. Per questo bisogna istallare i tornelli, e con essi anche porte che si aprono solo se si inserisce il codice del biglietto. Cambiamenti che in alcuni casi vanno a interessare anche le strutture delle stazioni e che di conseguenza richiedono necessariamente un impegno comune, preciso e programmato”, ha continuato il sindacalista.

“Le misure che si stanno adottando o sperimentando, dalla realizzazione della Control room a Bologna per monitorare le linee regionali e le stazioni fino ad arrivare alla sperimentazione sulle bodycam, vanno benissimo, tuttavia, visto anche che il numero delle aggressioni nelle stazioni non accenna a calare, è del tutto evidente come, al di là di questi meritevoli interventi, serva una precisa strategia complessiva che veda insieme, in maniera sinergica e coordinata, imprese di trasporto, Forze dell’ordine, Regione Emilia-Romagna e Prefetture del territorio. Richiesta che la nostra organizzazione sindacale avanza da tempo e che ci ha portati a promuovere un documento unitario, redatto insieme agli altri sindacati, che lo scorso 6 febbraio è stato inviato al prefetto di Bologna. Ora aspettiamo un immediato riscontro che possa dare il via ad una vera svolta”, ha concluso il dirigente della Cisl.