È sold-out lo spettacolo con Veronica Pivetti, L’inferiorità mentale della donna, in cartellone martedì 25 febbraio all’Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola, nell’ambito della stagione ’24 ’25 a cura di ATER Fondazione.

Come stanno le cose riguardo ai sessi? Un vecchio proverbio ci suggerisce: capelli lunghi, cervello corto”. Esordiva così Paul Julius Moebius, assistente della sezione di neurologia di Lipsia, nel suo trattato del 1900 L’inferiorità mentale della donna. Giovanna Gra riprende il testo, un evergreen del pensiero reazionario, e lo affida all’interpretazione di Veronica Pivetti, accompagnata dal musicista Anselmo Luisi. La produzione è degli Artisti Associati di Gorizia in collaborazione con Pigra srl.

Lo spettacolo mette in scena testi che in pochi conoscono, fra i più discriminanti, paradossali e, loro malgrado, esilaranti scritti razionali del secolo scorso. Veronica Pivetti, moderna Mary Shelley racconta, grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna: la donna. Oltre al trattato di Moebius dal quale lo spettacolo prende il titolo, Giovanna Gra ha attinto, tra gli altri, da alcune dichiarazioni di Cesare Lombroso – “le donne mentono e spesso uccidono, lo dicono i proverbi di tutte le regioni”.