Per la prima volta dall’ultimo trimestre del 2023, a gennaio l’inflazione torna crescere di oltre un punto percentuale, spinta prevalentemente dalle utenze e dai servizi ricettivi.
L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), calcolato sul territorio comunale in gennaio, produce infatti una variazione positiva di +1,5% su base tendenziale annua, affiancata da un incremento (+0,7%) anche a livello congiunturale, come emerge dai rilievi dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi registrati in città dal servizio Statistica comunale secondo le disposizioni Istat.

A gennaio, in particolare, risultano in crescita le divisioni: abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+3,1%); mobili, articoli e servizi per la casa (+1,2%); bevande alcoliche e tabacchi (+1,0%); ricreazione, spettacoli e cultura (+0,9%); servizi ricettivi e di ristorazione (+0,7%); altri beni e servizi (+0,4%); servizi sanitari e spese per la salute (+0,1%); prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,1%). In calo, trasporti (-0,6%); comunicazioni (-0,1%). Rimangono invariate: istruzione, abbigliamento e calzature.
A crescere maggiormente è la divisione “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+3,1%), con le quotazioni di gas di rete, energia elettrica e affitti che continuano a salire. Da segnalare anche il notevole aumento (+20%) delle tariffe fornitura acqua. Rincari congiunturali si segnalano anche su “Mobili, articoli e servizi casa” (+1,2%) per gli aumenti di mobili e arredi, grandi e piccoli elettrodomestici, servizi per la pulizia e manutenzione della casa. E in salita sono anche “Bevande alcoliche e tabacchi” (+1%) con questi ultimi, categoria ad intera rilevazione centralizzata nazionale, che rimangono sostanzialmente stabili mentre salgono birra, vino e alcolici vari. Trainata da pacchetti vacanza, Tv. animali domestici e relativi prodotti, oltre che da computer, tablet, servizi culturali, servizi ricreativi e sportivi, la divisione “Ricreazione, spettacoli, cultura” fa segnare una crescita de +0,9%. Gli aumenti nelle spese per i servizi di alloggio fanno salire “Servizi ricettivi e ristorazione” (+0,7%). I rincari dell’assistenza sociale, delle assicurazioni sui mezzi di trasporto e della gioielleria fanno salire del +0,4% la categoria “Altri beni e servizi”. Crescono, invece, del +0,1% “Alimentari, bevande alcoliche” – trainate dei rincari di carne, pesce e prodotti ittici, acqua e bevande – e “Servizi sanitari e spese salute”, sospinti dai rincari dei prodotti farmaceutici, affiancati, più debolmente, da rialzi anche su altri prodotti medicali e sulle attrezzature terapeutiche.
Anche se i prezzi dei carburanti continuano a salire, affiancati in gennaio dai servizi sui mezzi di trasporto privati (pedaggi, affitto garage, noleggio ecc.), la brusca frenata del trasporto aereo passeggeri causa un complessivo segno negativo della categoria “Trasporti” (-0,6%) e in calo è anche la divisione “Comunicazione” (-0,1%), frenata dalla spesa per apparecchi telefonici. Risultano invariate, infine, le divisioni “Istruzione” e “Abbigliamento e calzature”.