All’indomani dell’annuncio di firma di un accordo preliminare tra Mozarc e Tianyi Norrdia, oggi si è svolto un incontro di trattativa in Confindustria per negoziare il Piano Sociale che accompagnerà la transizione.
La crisi Mozarc ex Bellco non è finita. Sventata l’operazione di licenziamento di oltre 300 lavoratori e lavoratrici annunciata nel giugno scorso, ora inizia un nuovo, grande lavoro di confronto per mettere a terra un Piano Sociale negoziato dai rappresentanti dei lavoratori e dalle organizzazioni sindacali.
Un piano che dia forma e sostanza ai numeri teorici scaturiti dalla proposta industriale, che potrà funzionare solo se passeremo da un’ipotesi ad un documento industriale e sociale fatto di impegni, numeri e strumenti in grado di mettere al centro la qualità del lavoro e la dignità delle persone.
Filctem Cgil e Femca Cisl sono impegnate, ancora di più oggi, per costruire insieme ai lavoratori e alle lavoratrici, risposte soddisfacenti, muovendo quattro leve:
- gli accordi di rioccupazione;
- gli accordi di riqualificazione;
- gli accordi di prepensionamento;
- Incentivazione all’esodo su base volontaria.
Le parole ‘rioccupazione’ e ‘riqualificazione’ sono e saranno la bussola del nostro impegno, al pari della tutela di chi sceglierà di transitare dal percorso del prepensionamento o dell’uscita volontaria incentivata.
In tutti i casi, i fattori decisivi saranno i tempi dell’operazione industriale e la qualità degli impegni sottoscritti nel Piano Sociale il cui cantiere si è aperto oggi e che proseguirà con un percorso presidiato dalle Istituzioni – Regione e Ministero – e che coinvolgerà tutti i soggetti industriali in campo.
E’ solo l’inizio del percorso. Dovremo chiarire molti aspetti ancora non definiti riguardo alle garanzie dell’operazione, la solidità delle soluzioni occupazionali comprendendo anche le lavoratrici in somministrazione.
Mancano tante risposte e non possiamo ancora definire la crisi Bellco Mozarc come chiusa.