Questa mattina in sala Rossa a Palazzo d’Accursio, l’assessore alla Manutenzione e pulizia della città, Simone Borsari, il presidente del Quartiere Porto-Saragozza Lorenzo Cipriani e il presidente di Confabitare Bologna, Alberto Zanni hanno firmato il patto di collaborazione tra Comune e Confabitare per realizzare il progetto No Tag contro il vandalismo grafico.
Confabitare adotta per tre anni via Lame e si impegna a rimuovere i graffiti su edifici, portici e saracinesche, occupandosi di tutto il percorso che va dai sopralluoghi preventivi, all’acquisizione dei relativi nulla osta dalle proprietà, escludendo gli edifici sottoposti a vincolo e tutela da parte della Soprintendenza Archeologica, alla rimozione vera e propria e di seguito al monitoraggio della zona e alla gestione di eventuali recidive.
Oltre all’iniziativa su via Lame, l’accordo firmato oggi rinnova e potenzia il protocollo già
sottoscritto nel giugno 2022, con cui il Comune di Bologna e Confabitare hanno avviato
una collaborazione strutturata per contrastare il fenomeno del vandalismo grafico su tutta
la città. Il progetto si basa sul principio di amministrazione condivisa, che promuove la
collaborazione tra istituzioni, cittadini e associazioni.
Seguendo uno schema già utilizzato con efficacia in questi anni, l’associazione proponente e il Quartiere si impegnano a condividere le informazioni utili e a monitorare lo svolgimento delle attività, coinvolgendo altri Settori e Servizi interni ed esterni all’Amministrazione comunale, come l’ufficio Portici patrimonio mondiale, la Direzione generale, il Dipartimento Lavori pubblici e la polizia locale del Quartiere Porto- Saragozza.
Confabitare si atterrà alle indicazioni operative e di sicurezza fornite dagli uffici comunali nella realizzazione delle attività indicate nel patto e dovrà programmare e realizzare gli interventi in accordo con il Quartiere e gli uffici comunali coinvolti, una volta acquisiti i formali nulla osta dalle proprietà agli interventi di rimozione dei tag. In particolare, nei casi in cui sia necessaria un’ordinanza per intervenire, la comunicazione degli interventi programmati al Quartiere dovrà essere fatta 30 giorni prima.
Il Comune sostiene la realizzazione delle attività concordate attraverso facilitazioni delle procedure per ottenere i permessi necessari sia agli interventi che alle iniziative di promozione e di autofinanziamento; il supporto nel reperimento dei relativi nulla osta dalle proprietà; l’esenzione totale dal pagamento del canone e dal pagamento della tassa rifiuti giornaliera per l’occupazione di suolo pubblico del cantiere, in quanto non hanno carattere commerciale. Il Comune darà visibilità alle azioni realizzate tramite gli spazi di informazione come la rete civica e le newsletter e si impegna a valutare, nei limiti delle risorse disponibili e nel rispetto delle proprie priorità di intervento, anche su segnalazione del proponente, gli adeguamenti necessari per rendere maggiormente efficaci le azioni previste nell’interesse della cittadinanza.
“L’adozione per tre anni dell’intera via Lame da parte di Confabitare, con cui abbiamo da anni un rapporto proficuo sul tema della lotta al vandalismo grafico, rappresenta un atto d’amore per la città, un esempio virtuoso di cittadinanza responsabile di cui siamo grati e che auspichiamo di replicare sempre più spesso – sottolinea l’assessore Simone Borsari – . A fianco degli importanti investimenti e interventi messi in campo direttamente dal Comune per la prevenzione e il contrasto del vandalismo grafico, è importante l’aiuto di tutti nella cura e nel rispetto dei luoghi della nostra città, e sono sempre di più le realtà che offrono la propria disponibilità a collaborare con il Comune su questo tema”.
Confabitare, associazione nata proprio a Bologna, ha scelto di adottare via Lame come segno tangibile del suo legame con la città. “Questo gesto simbolico si lega al fatto che Confabitare è nata a Bologna 15 anni fa e, sebbene oggi sia presente in tutta Italia, il,cuore dell’associazione batte ancora qui, dov’è stata fondata, in via Marconi 6/2, proprio, all’imbocco di via Lame – ha spiegato Alberto Zanni -. Con questa iniziativa continuiamo a lavorare per migliorare la qualità dello spazio pubblico, preservando le facciate dei nostri palazzi e sensibilizzando la comunità su comportamenti più responsabili e rispettosi della città”, ha concluso Zanni.