La patente sembrava del tutto regolare, il nome riportato nel documento coincideva con quello dei documenti esibiti dal titolare all’operatore di Polizia locale di Modena durante un normale controllo stradale avvenuto diversi mesi fa.
Ma qualcosa non tornava nelle fotografie, per quanto somiglianti, riportate sui diversi documenti che confermavano l’identità dell’automobilista. Forse un neo o una cicatrice di troppo: alcuni particolari, tali da far ritenere che la foto sulla patente italiana dell’intestatario, un cittadino straniero residente in provincia di Modena, non fosse quella del detentore, hanno fatto scattare, nelle settimane successive, minuziosi controlli da parte della Polizia Giudiziaria del Comando di via Galilei.

Verificata, anche con il supporto della Polizia Scientifica della Questura di Modena, la diversa identità della persona ritratta nella foto della patente, è stata evidente la sostituzione di persona, ossia un uomo somigliante al conducente fermato, aveva conseguito il documento di guida al suo posto.
Gli operatori della Polizia locale hanno quindi acquisito dalla Motorizzazione la documentazione relativa al conseguimento della patente e incrociato i dati con quelli dell’Anagrafe. Sono così riusciti a identificare anche la seconda persona, quella che, con falsa identità, ha effettivamente superato gli esami per la patente, dopo aver affrontato anche la preliminare visita medica con consegna della foto, poi finita sul documento di guida.

Ricostruita la vicenda gli atti sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica che ha delegato alla Polizia locale l’attività d’indagine conclusa con la denuncia del conducente in concorso con la persona che si era sostituita a lui.
Falsa attestazione a pubblico ufficiale e falsità ideologica della patente di guida sono i reati contestati ai due. La patente di guida rilasciata non è infatti stata contraffatta, né alterata (i casi in cui si ravvisa la falsità materiale) è invece autentica dal punto di vista formale, ma il suo contenuto non è fedele alla realtà, è quindi ideologicamente falsa. È stata quindi posta sotto sequestro con nota trasmessa alla Prefettura di Modena ed alla motorizzazione di Modena per i provvedimenti amministrativi del caso.