Sono state 123 le sanzioni emesse nell’anno 2024 dal Comune di Cavriago grazie all’attività di contrasto all’abbandono dei rifiuti sul territorio, un risultato molto importante raggiunto grazie al lavoro costante delle Guardie Giurate Ecologiche Volontarie (GGEV) e il sistema di videosorveglianza dedicato, che utilizza applicazioni di intelligenza artificiale per individuare e sanzionare chi si rende responsabile di un gesto incivile che degrada lo spazio pubblico e inquina l’ambiente.

“E’ un tema particolarmente sentito e segnalato dai cittadini che richiede un approccio complessivo al problema”, commenta l’assessore all’Ambiente del Comune di Cavriago Luca Brami “Il sistema di contrasto che abbiamo costruito progressivamente negli anni e che inizia a dare risultati importanti, si affianca all’attività di sensibilizzazione e informazione, che si sviluppa su più livelli, e al percorso di miglioramento continuo del sistema di raccolta impostato con il gestore, con cui lavoriamo da tempo. L’obiettivo è di scoraggiare questi comportamenti incivili in tutti i modi e creare le condizioni per una raccolta differenziata sempre più efficiente e di qualità.”

Le GGEV, le Guardie Ecologiche Volontarie, con cui il Comune di Cavriago ha una convenzione attiva dal 2019, svolgono una attività di controllo e di indagine sul territorio andando ad individuare, ogni volta che è possibile, i responsabili dei singoli abbandoni, mentre il sistema di video sorveglianza con applicazioni di intelligenza artificiale introdotto dall’estate del 2024 monitora alcuni punti particolarmente problematici e oggetto di segnalazioni da parte dei cittadini e delle cittadine.

Le sanzioni, con l’entrata in vigore del nuovo regolamento ATERSIR, sono importanti: partono da 207 Euro se l’abbandono è effettuato da un cittadino cavriaghese e prevedono una maggiorazione, che porta la sanzione fino a 373 Euro, nel caso in cui l’infrazione sia commessa da residenti fuori comune.

“I dati ci dicono che quasi il 40% degli abbandoni viene commesso da persone che risiedono fuori comune e che, ad oggi, le sanzioni vengono pagate nel 75% dei casi.” Conclude l’Assessore Brami, “gli importi sono alti, c’è quindi chi chiede la rateizzazione, chi invece fa finta di niente e quindi passa alla riscossione coattiva, ma il dato di fatto è che è molto più conveniente fare la raccolta differenziata, non si rischia niente e si fa del bene all’ambiente”.