Il Comune ha sottoscritto oggi un verbale d’intesa con i sindacati confederali in cui si è condiviso di neutralizzare l’abbonamento annuale personale, che costerà quindi 290 euro, per chi ha l’Isee inferiore ai 35 mila euro: 20 euro in meno rispetto a quanto annunciato ieri e 10 in meno rispetto al costo attuale che è di 300 euro.

Questo grazie a un bonus di 20 euro messo a disposizione dall’Amministrazione comunale per abbassare il costo annuale a tariffa piena da 310 a 290 euro.

“Questo – ha spiegato il sindaco Matteo Lepore – rafforza ulteriormente l’obiettivo della manovra e cioè che sempre più persone si abbonino. Grazie a questo abbonamento si potrà viaggiare sui treni SFM in area urbana gratuitamente, avere agevolazioni sullo sharing e sui parcheggi. Ci auguriamo che il numero di abbonati possa crescere perché si evidenzia ancora di più la convenienza per chi usa il bus ogni giorno”.

 

CGIL BOLOGNA: “DOPO LA ROTTURA DI IERI, UN PASSO AVANTI SUL TPL”

“Nell’ambito del confronto con l’Amministrazione comunale svoltosi nella giornata di oggi sui principali punti della manovra correttiva al bilancio di previsione 2025-27, CGIL-CISL-UIL, pur confermando il giudizio di merito e di metodo già espresso, hanno ottenuto, sottoscrivendo un apposito verbale di incontro, alcuni dei principali punti delle loro richieste relative alla manovra tariffaria sul Tpl e sulla sosta, decisa dal Comune di Bologna.

Le nostre richieste erano:

1. annullare l’aumento previsto per gli abbonamenti del trasporto pubblico locale, con l’obiettivo di favorire l’utilizzo del mezzo pubblico;

2. potenziare l’utilizzo dell’ISEE per determinare la curva tariffaria, improntata sull’equità, nonché favorire le agevolazioni per i lavoratori dei settori più fragili, quelli della cura, della conoscenza, genitori e care giver;

3. promuovere l’utilizzo del mezzo pubblico anche attraverso la contrattazione e il coinvolgimento delle aziende.

L’Amministrazione Comunale ha condiviso queste proposte e per i cittadini che presenteranno un ISEE fino a 35.000 euro, l’abbonamento annuale scenderà a 290 euro.

E’ infine importante evidenziare che il verbale d’incontro sottoscritto oggi prevede lo sviluppo di confronti nelle prossime settimane, partendo dalle maggiori risorse stanziate dall’Amministrazione Comunale, sulla tassazione locale ed sull’utilizzo delle risorse sulle poliche per i più fragili e gli anziani, le misure di contrasto al lavoro povero, le politiche abitative e la istituzione di un fondo rischi per la riparazione e l’adattamento climatico”. Così la Camera del Lavoro Metropolitana CGIL di Bologna

 

COSI’ IL SEGRETARIO GENERALE UIL EMILIA ROMAGNA, MARCELLO BORGHETTI SU ABBONAMENTO-TPER

«Oggi, in sede di discussione della variazione di bilancio, l’amministrazione è tornata sulla manovra tariffaria Tper con qualche timida apertura che nel confronto di ieri non si era potuta praticare per la posizione di netta chiusura dell’amministrazione. Evidentemente la notte ha portato consiglio. Premesso che permane il nostro giudizio negativo sulla manovra tariffaria che a parere della Uil Emilia Romagna sarebbe dovuto essere discussa, nel suo complesso, e non con un confronto frettoloso e blindato, accogliamo, come un piccolo iniziale passo avanti, l’accordo di oggi, che risponde alla nostra richiesta di annullare l’aumento di 10 euro sull’abbonamento annuale, calmierandolo attraverso un bonus trasporti collegato all’Isee.

Abbiamo inoltre chiesto e ottenuto l’istituzione di un tavolo ad hoc per la discussione dell’impianto degli abbonamenti per cercare di implementare e potenziare lo strumento dell’Isee nella definizione della curva tariffaria degli abbonamenti. Venendo così incontro alle categorie dei lavoratori più fragili come quelli del mondo della cura, della conoscenza, delle famiglie e dei caregiver.

Ci faremo promotori di un coinvolgimento degli enti bilaterali, cercando di potenziare, attraverso la contrattazione di secondo livello, l’acquisto, in un’ottica di welfare, dell’abbonamento annuale. Resta un giudizio negativo oltreché per un incremento del costo biglietto così elevato, anche per il metodo del confronto, non condividendo un metodo che prima definisce gli incrementi di costi a carico dell’utenza salvo poi rimandare ad un secondo momento la definizione e di misure a favore dell’utenza».