Era il 20 febbraio 1945 quando l’Ospedale di Pavullo venne bombardato. Metà dell’edificio di allora fu distrutto dalla pioggia di bombe. Furono ore drammatiche, in cui tutta la comunità si adoperò per salvare chi era rimasto sotto le macerie. Nessuno purtroppo sopravvisse e furono otto i corpi recuperati: il dottor Erio Borgheggiani; un’infermiera le cui generalità non sono mai state scoperte; tre suore della Congregazione del Cottolengo (Geltrude, Chiara e Paola) impegnate nella struttura per svolgere attività infermieristica nei reparti; il cappellano dell’ospedale Padre Fortunato; i pavullesi Evangelina Ricci, ricoverata, e suo figlio Achille Lipparini, arrivato in ospedale per assisterla.

Ottant’anni dopo, questo tragico evento verrà ricordato con una cerimonia speciale a cui parteciperanno, tra gli altri, l’arcivescovo di Modena e Nonantola, Monsignor Erio Castellucci, e il nuovo Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena, Mattia Altini.

L’appuntamento è per venerdì 14 febbraio, alle ore 16, presso la Sala Rubbiani dell’Ospedale di Pavullo. Nella serie di interventi si ripercorreranno i motivi del bombardamento, oltre a rendere omaggio alle otto vittime. Saranno presenti, tra gli altri, oltre all’Arcivescovo Castellucci e al Dg dell’Ausl di Modena Altini, il sindaco di Pavullo, Davide Venturelli; Livio Migliori, Presidente dell’Accademia ‘Lo Scoltenna’; don Antonio Lumare, parroco della Parrocchia di Pavullo e cappellano dell’Ospedale; Francesco Marzani, dell’Accademia ‘Lo Scoltenna’; Fra Giacomo, Ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini dell’Emilia-Romagna; e Suor Elda, Madre generale della Congregazione delle Suore di San Giuseppe Cottolengo.

A seguire, alle 17.30, è in programma la scopertura e la benedizione di una targa commemorativa affissa all’ingresso dell’Ospedale di viale Martiri.

In conclusione, alle 18, si terrà la Santa Messa celebrata dall’arcivescovo Erio Castellucci presso la Cappella dell’Ospedale, chiesa giubilare dove per tutto l’anno 2025 sarà possibile recarsi in pellegrinaggio per ottenere l’indulgenza adempiendo le condizioni previste.