Momento della consegna dell’attrezzatura con i Direttori, i medici e i volontari

Un innovativo strumento per l’individuazione del linfonodo sentinella è stato donato alla Chirurgia Senologica grazie ad Associazione “Vittorio Lodini per la Ricerca in Chirurgia” con il contributo di Arti Grafiche Reggiane e Lai Spa. Si tratta del sistema magnetico Sentimag utilizzato per la localizzazione sicura del linfonodo sentinella e delle piccole lesioni non palpabili della mammella, che consente di evitare in molti casi interventi chirurgici demolitivi. L’apparecchiatura oltre che per la localizzazione delle lesioni sarà utilizzata per marcare i linfonodi patologici prima dell’inizio della chemioterapia nelle pazienti con tumore al seno.

Il sistema è costituito dal magnetometro Sentimag, del valore di 45mila euro, e da due marcatori magnetici: Magseed, il semino magnetico che viene posizionato nel linfonodo ascellare metastatico sotto guida ecografica prima della chemioterapia o in piccoli noduli mammari e Magtrace, il tracciante magnetico che permette la biopsia del linfonodo sentinella. I Gruppi dell’Associazione Lodini “Le Amiche del CORE” e “Senonaltro” si sono impegnati all’acquisto della fornitura dei semini Magseed, necessari ad effettuare le prestazioni del Sentimag, per la durata di 5 anni per un valore di altri 45mila euro.

Il Presidente dell’Associazione Lodini dottor Guglielmo Ferrari, già Direttore della Chirurgia Senologica, che ha fortemente voluto questo apparecchio innovativo, spiega i vantaggi per la paziente: “Si tratta di un sistema magnetico che non utilizzando materiali radioattivi, a differenza di quello che viene fatto abitualmente, permette al radiologo senologo di inserire sotto guida ecografica o mammografica un seme magnetico in un piccolo nodulo mammario e un liquido magnetico che migra in ascella, anche molto tempo prima dell’intervento. In tal modo si favorisce una migliore programmazione delle cure e un’assoluta precisione intraoperatoria”. “Il più grande vantaggio – sottolinea Ferrari – è la possibilità di posizionare il seme magnetico in un linfonodo metastatico prima della chemioterapia, al giorno d’oggi sempre più efficace e personalizzata. Alla fine della terapia si può verificare se il linfonodo interessato abbia riacquistato la sua normalità e, in questi casi, si può evitare l’intervento chirurgico più aggressivo che implica lo svuotamento ascellare e tutte le possibili complicanze che comporta alla donna, come il linfedema del braccio”.

Il dottor Eugenio Cenini, Direttore facente funzione della Chirurgia Senologica, intervenendo al momento della consegna dell’attrezzatura ha detto: “La nuova dotazione tecnologica ci permette di garantire uno standard ancora più elevato nel trattamento chirurgico e diagnostico a livello senologico, migliorando l’assistenza alle donne affette da tumore alla mammella. Con tutto lo staff ringraziamo Associazione Lodini e coloro che hanno contribuito a questa importante donazione, che ci consente una chirurgia sempre più precisa e meno invasiva, evitando molti interventi demolitivi con grande beneficio per le pazienti”. Erano presenti alla donazione il Direttore Amministrativo dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia, Davide Fornaciari e il Direttore del Presidio Ospedaliero Santa Maria Nuova, Giorgio Mazzi, che hanno ringraziato di cuore la Lodini e tutti i donatori.

Oltre alle già citate aziende che hanno supportato l’associazione, hanno contribuito al raggiungimento della somma necessaria il Circolo la Piola di Levizzano, con l’evento “Motori Ruggenti” di Scandiano, il Golf Club Matilde di Canossa, il vivaio Canalini di Salvaterra e REmax.

 

Le Amiche del CORE” e “Senonaltro” sono gruppi attivi da molti anni in Chirurgia Senologica a supporto delle donne operate di tumore al seno, rispettivamente con i progetti borse-portadrenaggio (sono oltre 5mila le borse prodotte e consegnate al Reparto dal 2018) e cuori sotto-braccio, che conta più di 1.300 cuscini a forma di cuore donati dalle volontarie di Senonaltro nelle mani delle pazienti in segno di vicinanza e sollievo post-operatorio.