“Shoah” è un film realizzato in undici anni di lavoro, della durata di oltre nove ore e mezzo, e viene considerato un’opera fondamentale, sia dal punto di vista storico che cinematografico. Il film ha avuto ripercussioni che non accennano a decrescere: è stato oggetto di migliaia di recensioni, studi, libri e seminari nelle università di tutto il mondo. La pellicola ha ottenuto le più alte onorificenze ed è stata premiata a numerosi festival.

“L’ultimo degli ingiusti” tratteggia la figura formidabile del rabbino di Vienna Benjamin Murmelstein, unico fra i decani dei ghetti d’Europa che fosse sopravvissuto alla Shoah. Il titolo provocatorio attinge alla descrizione che Murmelstein stesso fece di sé: prima dirigente e poi presidente degli anziani, egli si trovò ad operare nel campo di concentramento di Theresienstadt – dove morirono di stenti 33.000 ebrei e altri 88.000 furono deportati in altri lager – spacciato dalla propaganda nazista come città modello per gli ebrei ivi reclusi, negli anni dal 1943 al 1945.

Entrambi i film sono di Claude Lanzmann, cineasta francese del quale si festeggia quest’anno il centenario.

Il critico Bruno Fornara esplora il cinema  di “Lanzmann proprio attraverso i film “Shoah” e de “l’ultimo degli ingiusti” analizzandone la scrittura ed il valore cinmatografico, in un incontro aperto al pubblico che si terrà sabato 1 febbraio alle 15 presso la Sala Conferenze “A. Recordati” a Palazzo dei Principi a Correggio. L’incontro sarà aperto da un intervento di Elisabetta Del Monte, storica di Istoreco.

Claude Lanzmann (Bois-Colombes, 27 novembre 1925 – Parigi, 5 luglio 2018[1]) è stato un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese.È stato uno degli organizzatori della Resistenza al liceo Blaise Pascal di Clermont-Ferrand nel 1943. Partecipò alla lotta clandestina in città, poi alle azioni dei partigiani alla macchia dell’Alvernia. Gli fu assegnata una medaglia della Resistenza, fu nominato cavaliere della Legion d’onore e commendatore dell’Ordine nazionale del Merito. Docente all’Università di Berlino durante il blocco, incontrò nel 1952 Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir, dei quali divenne amico; fu compagno della de Beauvoir dal 1953 al 1959[2]. Da allora non ha mai smesso di collaborare alla rivista Les Temps Modernes (“Tempi Moderni”) di cui è stato direttore dal 1986 al 2018, anno della sua morte.

Bruno Fornara è critico cinematografico per Cineforum e altre riviste. Dal 1978 al 2008 è stato presidente della Federazione Italiana Cineforum e direttore editoriale di Cineforum. Ha lavorato al Bergamo Film Meeting e curato una lunga serie di cataloghi e di rassegne. Ha scritto “Charles Laughton, La morte corre sul fiume” e “Geografia del cinema, Viaggi nella messinscena”. Dal 1999 è nella commissione selezionatrice dei film per la Mostra di Venezia. Insegna alla Scuola Holden dalla sua fondazione.

Informazioni sull’evento:  biblioteca@comune.correggio.re.it 0522693296