Confrontarsi per condividere le sfide che definiranno lo sviluppo, la coesione sociale e il futuro di Modena. L’Amministrazione comunale e le Parti sociali nelle loro varie articolazioni (rappresentanze dei lavoratori, del sistema economico, dell’associazionismo e del terzo settore) si sono incontrate mercoledì 29 gennaio per condividere gli indirizzi che stanno alla base del bilancio di previsione del Comune, che sarà presentato nella seduta del Consiglio comunale di lunedì 3 gennaio.
Questo incontro complessivo segue gli incontri che la giunta ha avuto con i sindacati, le associazioni di categoria ed economiche, il mondo dell’associazionismo e del terzo settore. Un metodo che è stato apprezzato dai partecipanti e rappresenta un punto di partenza per un lavoro continuativo in cui l’Amministrazione comunale è decisa ad impegnarsi.
Lo scenario di partenza è quello che segue l’approvazione della legge di bilancio del Governo dove si confermano i tagli agli enti locali che per il Comune di Modena valgono 2 milioni di euro e si aggiungono al calo già intervenuto negli anni precedenti. Aumenta anche il peso del Fondo crediti di dubbia esigibilità che blocca risorse per 30 milioni di euro che, al contrario, potrebbero dare ossigeno alla spesa corrente. Tutto questo avviene mentre i bisogni salgono a causa di diversi fattori: l’invecchiamento della popolazione cui offrire servizi, il caro affitti da sostenere, i costi di gestione dei servizi che diventano sempre più alti, una società in rapida evoluzione che mette le amministrazioni comunali di fronte a nuovi bisogni come quelli che, a titolo di esempio, riguardano le politiche giovanili.
La giunta non intende arretrare sui servizi ma svilupparli ulteriormente proponendo scelte di bilancio che sono già vincolate a una precisa destinazione nella spesa dei servizi sociali, educativi e scolastici, nella manutenzione della città, nelle politiche della casa e della promozione della città.
Per questo motivo tutte le parti hanno oggi condiviso la necessità di ampliare la qualità e quantità di servizi anche attraverso una manovra fiscale che si attiene al principio di massima equità.
“Ritengo molto importante questo confronto con tutte le parti in vista della discussione in Consiglio del nostro atto fondamentale – spiega il sindaco Massimo Mezzetti – le scelte che andremo a fare devono tenere conto di una città dove esiste ancora un buon livello di ricchezza ma è in corso un allarmante aumento della forbice della diseguaglianza sociale. Procedere in un clima di accordo con chi rappresenta i lavoratori, il tessuto economico, l’associazionismo e il terzo settore è elemento di garanzia sociale per il futuro. Il mio auspicio è proseguire nel confronto per raggiungere un’intesa più complessiva sullo sviluppo, la coesione sociale e il futuro di Modena”.