Dopo l’alluvione dello scorso ottobre, che aveva colpito alcune attività dell’ospedale di Bentivoglio, con l’acqua che al piano base aveva raggiunto i 50 cm, ripartono a pieno regime tutte le attività, grazie alla collaborazione di tutti i professionisti e in particolare del Dipartimento Tecnico Patrimoniale e all’Unità operativa di Igiene Ambientale dell’Azienda USL di Bologna. Oltre al ripristino delle attività, il 29 gennaio è stata anche l’occasione per presentare la riqualificazione e l’ampliamento degli spazi della Cardiologia.
Area ambulatoriale cardiologia
La riqualificazione e l’ampliamento dell’area ambulatoriale, concertate con la Soprintendenza ai Beni Storici e Architettonici, sono destinati, da un lato a fronteggiare in modo adeguato la mole di attività (la cardiologia di Bentivoglio è hub della Pianura) dall’altro a favorire lo sviluppo di nuovi percorsi di diagnosi e cura e dei progetti di telemedicina. Aumenta il numero di ambulatori e la disponibilità di spazi, anche in relazione all’aumento del personale. Riqualificata anche la sala di elettrofisiologia, riprogettata in maniera da poter ospitare un nuovo angiografo cardiologico (oltre 600.000 di importo tra lavori e attrezzature)
La superficie complessiva dell’area ambulatoriale è ora di 780 mq lordi. Gli ambienti complessivi sono cresciuti da 14 a 23, di cui 14 ambulatori e 2 sale di attesa dedicate. 910.000 euro l’importo dei lavori.
Gli ambulatori di cardiologia dell’ospedale di Bentivoglio seguono sia pazienti adulti sia pediatrici, nel 2024 hanno svolto approssimativamente 5500 visite di controllo, 15.000 elettrocardiogrammi, 3800 ecocardiogrammi, 1300 Eco Holter, 1600 test da sforzo. Seguono in particolare pazienti con scompenso cardiaco, aritmie cardiache, cardiomiopatie, sincope, cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, tromboembolismo venoso, dislipidemia, portatori di stenosi aorticasevera da avviare a TAVI. Seguono inoltre più di 1000 portatori di pacemaker o defibrillatore automatico in telemedicina.
Il reparto di Cardiologia dell’ospedale di Bentivoglio, nel quale oltre a medici e infermieri operano tecnici di cardiologia, operatori sociosanitari e amministrativi, è hub della Pianura, nel 2024 ha ricoverato circa 1100 pazienti di cui la metà in UTIC. Prevalentemente persone colpite da infarto miocardico, bradiaritmia, cardiopatia, aritmia ventricolare, impianto di defibrillatore automatico o pacemaker, scompenso cardiaco acuto e embolia polmonare. Nel 2024 ha inviato circa 470 pazienti al Maggiore per eseguire una coronografia, di questi circa 170 sono stati sottoposti ad angioplastica coronarica.
Laboratorio analisi
Il laboratorio analisi, sede territoriale della rete del Laboratorio Unico Metropolitano (LUM) che risponde ai bisogni diagnostici dell’intera area di Bentivoglio, con una attività annua di circa 600.000 esami, è stato pesantemente danneggiato durante l’alluvione. L’intervento di ripristino elettrico ed edile ha riguardato 140 mq di superficie.
Oltre al ripristino dei locali, si è resa necessaria, inoltre, la sostituzione della grossa tecnologia diagnostica, resa inutilizzabile dal fango infiltratosi all’interno, con nuove strumentazioni. Grazie alla flessibilità organizzativa del LUM e dei suoi professionisti, è stato possibile minimizzare i disagi trasferendo temporaneamente nei mesi scorsi l’attività diagnostica presso il laboratorio dell’Ospedale Maggiore.
Oggi, in seguito al completamento del rinnovo strumentale, è stata integralmente ripristinata la funzionalità a supporto dell’Ospedale e territorio di Bentivoglio.
Il rinnovo tecnologico prevede, inoltre, nei prossimi mesi, un ulteriore potenziamento per rendere ancora più efficace e tempestiva la risposta ai bisogni assistenziali.
Dialisi
Nel caso della Dialisi, 540 mq di superficie, l’alluvione aveva reso irrecuperabili i letti, aveva danneggiato le attrezzature e rovinato gli intonaci fino a un metro e mezzo di altezza. L’intervento è consistito nella asciugatura e risanamento delle murature con il rifacimento degli intonaci e delle tinte, nel ripristino delle dotazioni elettriche, nella sanificazione di tutti gli ambienti, nella riparazione della centrale di osmosi e nell’acquisto di 10 nuovi letti a bilancia elettrici.
Il Centro Dialisi di Bentivoglio accoglie pazienti del territorio che necessitano di trattamento sostitutivo e ha una potenzialità massima di 24 persone al giorno, distribuite su due turni.
Attualmente i pazienti in carico al centro sono 35 ed ogni anno vengono effettuati circa 5000 trattamenti per pazienti provenienti dal domicilio o ricoverati nei reparti di degenza del presidio. Vengono inoltre garantiti circa 150 trattamenti/anno presso la Terapia intensiva e UTIC dell’Ospedale, con tecniche continue e semicontinue. Il Centro è dotato di 12 letti a bilancia elettrici, ciascuno dei quali equipaggiato con una bilancia pesa-persona (10 dei quali sono i nuovi, acquisiti a seguito dell’alluvione). Sono presenti apparecchi per emodialisi di ultima generazione per effettuare tecniche diffusive, convettive e miste, con i più innovativi sistemi di monitoraggio dei parametri vitali e di controllo dell’andamento del trattamento. Ogni postazione dialitica dispone di un televisore come ausilio di svago all’utente durante le ore di trattamento che, mediamente ha la durata di quattro ore e viene ripetuto tre giorni alla settimana. In prossimità dell’ingresso al centro dialisi sono disponibili posti auto, riservati ad utenti dializzati che arrivano con mezzo proprio. Per gli utenti che non riescono ad accedere con mezzo proprio, viene organizzato con la Centrale Operativa Trasporti un trasporto sanitario in ambulanza o mezzo multiplo attrezzato. L’assistenza infermieristica è garantita da personale AUSL appositamente formato, da personale di supporto ed organizzata da un coordinatore infermieristico e della consulenza dei nefrologi dell’unità operativa di Nefrologia Dialisi e Trapianto del Policlinico S.Orsola.
Presso il centro di Bentivoglio è presente inoltre un ambulatorio “Percorso Uremia”, a gestione integrata medico infermieristica per la presa in carico precoce degli utenti con Insufficienza renale, che attualmente segue circa 200 pazienti.
Il totale dei due interventi di ripristino si aggira 193.000 euro