La deposizione di una corona alla lapide in memoria dei docenti e degli studenti universitari modenesi perseguitati a causa delle leggi razziali ha aperto questa mattina, sabato 27 gennaio, il programma per la Giornata della Memoria. Alla cerimonia, che si è svolta nella sede di UniMoRe, hanno partecipato il sindaco di Modena Massimo Mezzetti, il rettore Carlo Adolfo Porro, il presidente della Provincia Fabio Braglia, la prefetta Fabrizia Triolo, il comandante dell’Accademia militare generale di divisione Davide Scalabrin.

A seguito dell’emanazione delle leggi razziali, furono costretti a lasciare quella che allora era l’Università di Modena i docenti Benvenuto Donati, Marcello Finzi, Angelina Levi, Maurizio Leone Padoa, Enrico Ravenna, Alessandro Seppilli e la tecnica Milla Wanda De Maria.

“Il mio pensiero oggi – ha sottolineato il sindaco Massimo Mezzetti – va a tutte le vittime di quella tragedia immane che fu la Shoah. Un pensiero lo voglio riservare anche all’attualità: oggi non si riesce a ragionare in maniera lucida, si perde più tempo a prendere posizione che a comprendere i fatti e così si finisce per attribuire a una personalità come Liliana Segre responsabilità che non sono sue, è molto grave. Il suo pessimismo sul futuro della memoria della Shoah, legato alla scomparsa degli ultimi testimoni, è fondato e condivisibile. Per questo, quindi, lavorare e ragionare a fondo sulla memoria è indispensabile per costruire meglio un progetto di futuro e di libertà”.