A causa di un sopraggiunto problema tecnico-logistico legato al collegamento tra le ali storiche e l’ala “N” del Padiglione 4, l’annunciato trasloco del Pronto Soccorso Ostetrico-Ginecologico e del Blocco Parto dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola è rimandato di qualche giorno. Il percorso di accesso ai servizi resta dunque invariato fino a nuova comunicazione.
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Prosegue come da programma l’attivazione dei servizi dell’ala “N” del Padiglione 4 dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola. Da lunedì 27 gennaio, infatti, il Pronto Soccorso Ostetrico-Ginecologico e il Blocco Parto si spostano rispettivamente al piano rialzato e al secondo piano della struttura, inaugurata lo scorso dicembre. Cambia di conseguenza anche il punto di accesso per queste attività: l’ingresso dell’edificio si affaccia su via Albertoni 20.
Il Pronto Soccorso Ostetrico-Ginecologico. La novità permette di potenziare e riorganizzare completamente la gestione delle urgenze ginecologiche o ostetriche, ottimizzando i percorsi di cura. L’inquadramento diagnostico ginecologico e ostetrico può avvalersi di ecografia, esami di laboratorio e monitoraggio cardiotocografico. In base alla diagnosi, le pazienti vengono poi dimesse a domicilio o ricoverate presso il reparto di degenza ostetrica, di degenza urgenza ginecologica e di Osservazione Breve Intensiva o, se in travaglio, in sala parto.
Il Blocco Parto. Il trasferimento del centro nascite del Sant’Orsola nei nuovi ambienti è pensato per rispondere alle diverse esigenze delle famiglie, garantendo un’esperienza il più possibile confortevole e sicura. Un concetto che si concretizza nelle otto nuove sale parto realizzate nel secondo piano dell’edificio, due delle quali dotate di vasche calde per il parto in acqua. A differenza del blocco parto attuale, l’ampiezza degli spazi consente l’ingresso dei partner durante tutte le fasi del travaglio, mentre la luminosità e il design interno (impreziosito dal parquet laminato e da decorazioni pittoriche alle pareti) sono studiati per infondere serenità.
Le sale d’attesa. L’attenzione ai principi di umanizzazione e accoglienza si rispecchia anche nelle ampie sale d’aspetto che accolgono all’ingresso pazienti e familiari. Lo studio Pierluigi Molteni Architetti ha infatti lavorato con l’obiettivo di creare un ambiente caldo e ospitale, più vicino ad uno spazio domestico che ad uno spazio pubblico per come viene comunemente inteso. L’attenzione ai dettagli si è concretizzata ad esempio nella scelta di arredi robusti ma colorati ed accoglienti, di piante scelte per la loro capacità di contribuire a creare un’atmosfera serena e rilassante e di una carta da parati che avvolge completamente lo spazio come un abbraccio.
La “Culla di Bologna”: i prossimi passi. Inaugurata lo scorso 19 dicembre, l’ala “N” del Padiglione 4 è destinata ad ospitare la nuova Maternità del Policlinico e i servizi ad alta intensità di cura delle unità operative di Ostetricia e Medicina dell’Età Prenatale, Ginecologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana, Chirurgia Senologica e Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale – quest’ultima già attiva al terzo piano dell’edificio dallo scorso novembre.
Dopo l’attivazione del Pronto Soccorso Ostetrico-Ginecologico e del Blocco Parto, a inizio febbraio entrerà in servizio anche il Blocco Operatorio del primo piano dedicato agli interventi di chirurgia ginecologica e senologica. Il trasferimento delle attività si completerà infine prima dell’estate con il trasloco del Centro di Infertilità e Procreazione Medicalmente Assistita.
L’Ospedale della Donna e del Bambino. L’operazione, che si inserisce nell’ambito di una più ampia riorganizzazione dell’Ospedale della Donna e del Bambino di Bologna, è stata finanziata dalla Regione con più di 45 milioni di euro: una cifra che, oltre all’ala “N” del Padiglione 4, prevede (entro il 2026) il completamento della ristrutturazione delle vecchie ali del Padiglione 4 e del blocco operatorio e della terapia intensiva pediatrica del Padiglione 13, dove è in corso anche l’allestimento di due camere bianche per la produzione di CAR-T accademiche (per un totale di 1,6 milioni di euro, con conclusione prevista per la primavera del 2025). A completare il progetto, una nuova risonanza magnetica di ultima generazione al Padiglione 16, destinata principalmente ai pazienti neonatali e pediatrici (2 milioni di euro)