«Le botteghe artigiane e gli esercizi pubblici commerciali di eccellenza sono alla base della tenuta degli ecosistemi urbani e sono anche un riferimento fondamentale per un turismo di qualità, che valorizzi il genius loci dei nostri territori». È un commento positivo quello che arriva da Lapam Confartigianato sull’arrivo a compimento della legge che istituisce l’Albo nazionale per tutelare e valorizzare botteghe artigiane e negozi di particolare rilievo sotto il profilo storico, culturale e commerciale. Il decreto rappresenta un punto di arrivo fondamentale ai fini della valorizzazione delle botteghe storiche e di qualità più volte auspicato dall’associazione.
«Riconoscere alle botteghe e agli esercizi commerciali storici un valore certificato dall’appartenenza a un albo – continuano dall’associazione – può costituire un valido aiuto per invertire la rotta del depauperamento dell’offerta commerciale nei centri urbani e permettere a queste imprese di ottenere sia un riconoscimento in termini di premialità sia una significativa visibilità nei confronti del consumatore e del pubblico in generale, rafforzandole in termini imprenditoriali. È oramai un fenomeno diffuso la creazione di botteghe storiche fittizie, che fanno ricorso impropriamente alla denominazione “Antica” o “Antico” seguita dal nome del tipo di bottega. Questi esercizi ingannano il turista che non ha gli strumenti per distinguere un esercizio storico autentico da uno non autentico e sottraggono mercato alle vere botteghe storiche, che con difficoltà hanno portato avanti le attività fino ad oggi, operando in un contesto di mercato difficile e in continuo mutamento. La nuova legge mette fine a questi equivoci, creando un sistema oggettivo di riconoscimento delle imprese commerciali e storiche di qualità e delle attività storiche di eccellenza. Tuttavia, riteniamo importante per il futuro, prevedere anche un sostegno economico alle misure previste dal decreto. Per agevolare e supportare le attività inserite negli albi in oggetto, auspichiamo l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di un fondo per le imprese storiche e di eccellenza. Riteniamo inoltre necessario rinforzare la misura che prevede la creazione di percorsi conciliativi tra le botteghe artigiane e gli esercenti con i rispettivi proprietari dei locali. Se il percorso conciliativo non è sufficiente occorrono aiuti concreti per arginare il caro affitti, che amplifica la brevità del ciclo di vita delle attività commerciali e artigiane».