Lo stabile ex Enav di Forlì diventa un nuovo studentato con 64 posti letto a disposizione del multicampus romagnolo dell’Alma Mater di Bologna. Un’operazione duplice, che da un lato permette il recupero urbanistico della struttura un tempo dedicata all’Ente nazionale per gli assistenti al volo e dall’altro amplia l’offerta abitativa a favore degli studenti universitari in un periodo di enorme richiesta.

All’inaugurazione ha partecipato anche la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, insieme all’assessore alla Casa, lavoro e politiche giovanili Giovanni Paglia, al sindaco Gian Luca Zattini, al rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari e al presidente del Campus forlivese Emanuele Menegatti.

L’Università di Bologna e il Comune di Forlì hanno acquistato l’immobile grazie a un contributo statale, legato alla Legge nazionale 338 del 2000 per l’edilizia universitaria, di circa un milione di euro. A queste risorse si sono aggiunti 600mila euro, stanziati dall’Alma Mater per i lavori di adeguamento delle stanze e l’acquisto dei nuovi arredi.

La gestione dello studentato è in carico ad ER.GO, l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori dell’Emilia-Romagna, che offre servizi e accoglienza agli studenti e ai neolaureati delle Università e degli Istituti di alta formazione artistica e musicale della Regione, agli studenti in mobilità internazionale, ai ricercatori e ai professori provenienti da altri atenei italiani o stranieri.

“Lo sforzo per aumentare il numero di posti letto a disposizione degli studenti è massimo- ha affermato la ministra Bernini-. Il Ministero ha messo a punto una seria e concreta politica sulle residenze universitarie, colmando le lentezze e inefficienze del passato. Oggi a Forlì raccogliamo i frutti di questo impegno. Ma non lo consideriamo un traguardo, perché ogni nuova apertura ci dà la spinta a lavorare sempre di più, sempre meglio e sempre più velocemente. Assicurare un posto letto agli studenti significa garantire veramente il diritto allo studio”.

Secondo Paglia, “l’apertura del nuovo studentato rappresenta un passo importante per consolidare il legame tra il territorio e il sapere, confermando l’impegno della Regione nel favorire la crescita del sistema universitario. Investire in case per gli studenti significa coltivare talenti e attrarre nuove idee, offrendo opportunità a prescindere dal reddito. Queste strutture- ha proseguito Paglia- rappresentano una base di partenza per individuare e valorizzare la conoscenza ovunque essa si trovi, ampliando il numero di giovani che accedono a una formazione di alto livello e contribuendo così a consolidare la ricchezza sociale e culturale del territorio”.

 

Lo studentato Ex Enav e i nuovi alloggi nei campus emiliano-romagnoli

Lo studentato si trova nello stesso stabile che ospita i corsi di ingegneria del Campus di Forlì, un tempo destinato al personale Enav per la scuola di formazione per assistenti al volo.
La residenza, affidata in gestione ad Er.Go, dispone di 32 camere doppie distribuite su quattro piani per un totale di 64 posti letto, di cui otto attrezzati per accogliere studenti con disabilità. In ogni piano c’è una cucina comune. Al piano terra c’è la mensa universitaria ER.GO, aperta a pranzo dal lunedì al venerdì. Un’area della sala è riservata ad attività di studio o ricreative. La struttura è dotata di servizio di portineria notturna.

È, invece, in via di completamento il primo stralcio del nuovo studentato Baricentro in via San Giacomo a Bologna (35 posti letto in consegna su 57 totali), e una piccola struttura a Ozzano (4 posti letto).
Il piano completo prevede poi la realizzazione di 382 posti letto al Lazzaretto a Bologna, dove il cantiere è già operativo.  A dicembre 2024 è stata bandita la gara per la realizzazione di 51 posti letto presso l’Osservanza di Imola mentre a Bologna è in fase di aggiudicazione la gara per la realizzazione di 89 posti letto da realizzare nel complesso di San Giuseppe Sposo.