Castelfranco Emilia chiude il 2024 con un quadro demografico che racconta una comunità in evoluzione, caratterizzata da dinamiche di crescita, trasformazione e un profondo legame con il territorio. I dati anagrafici raccolti testimoniano una città viva, ma anche una realtà che, come molte altre in Italia, si confronta con sfide importanti per il futuro: al 31 dicembre 2024, erano 33.401 i residenti registrati all’anagrafe, il numero più alto di sempre. Quasi cinquecento in più rispetto al 2020 – quando alla fine dell’anno i cittadini castelfranchesi erano 32.966 – e poco superiori ai 33.388 del 31 dicembre 2023.
Nel corso dell’anno appena concluso, sono stati registrati 191 nuovi nati, di cui 113 maschi e 78 femmine. Tra questi, spiccano anche cinque bambini figli di famiglie castelfranchesi residenti all’estero, a conferma di come il legame con la propria terra resti saldo anche oltre i confini nazionali. Nella scelta dei nomi, Leonardo – nome dato a sette neonati – e Ginevra – cinque le bambine chiamate così – sono risultati i più apprezzati. Il primo nato del 2025 e iscritto all’Ufficio anagrafe di Castelfranco Emilia è stata Margherita, venuta alla luce il primo gennaio alle 23.30 presso l’ospedale di Sassuolo. Parallelamente, sul territorio si sono verificati 338 decessi – un numero dovuto anche alla presenza dell’Hospice, ma comunque in calo rispetto ai 352 del 2023.
Sul fronte della mobilità, il Comune di Castelfranco Emilia ha registrato 1.334 nuove registrazioni nel 2024, segnale della crescente attrattività del territorio. D’altro canto, 1.216 cittadini sono stati cancellati dall’anagrafe; il numero include sia trasferimenti verso altre città sia casi di irreperibilità. Le variazioni di indirizzo all’interno del territorio comunale, pari a 1015, evidenziano una popolazione in costante movimento, con scelte che ridisegnano la distribuzione abitativa tra centro e frazioni.
Secondo Giovanni Gargano, sindaco di Castelfranco Emilia, «questi dati offrono uno spaccato chiaro e dettagliato della nostra realtà locale. Da un lato vediamo un territorio che continua ad attrarre nuovi residenti e che si dimostra dinamico, con un saldo migratorio positivo. Dall’altro emerge chiaramente la sfida demografica legata al calo della natalità e all’invecchiamento della popolazione, che ci impone di pianificare con lungimiranza ogni intervento; il nostro è un trend simile a quello di tante altre realtà italiane, e per il quale serve una risposta nazionale».
Come amministrazione, prosegue poi il primo cittadino, «intendiamo intensificare, come peraltro stiamo già facendo, le iniziative a sostegno delle famiglie e delle giovani coppie, rafforzando servizi come gli asili nido – sono 200 i posti nido nel 2025, il numero più alto di sempre –, le scuole, molte delle quali sono al centro di importanti lavori di riqualificazione e le politiche per il lavoro. In questo contesto continueremo a investire nell’assistenza agli anziani, un segmento della popolazione in continua crescita da custodire. La nostra comunità è fatta di persone, storie e legami: i numeri ci raccontano il passato e il presente, ma è nostro compito tradurli in azioni concrete per costruire il futuro».