“La sciagurata proposta di riforma della giustizia contabile, che noi respingiamo con forza, prevede la chiusura di ben 17 sedi su 21 della Corte dei conti, che dovrebbero essere fagocitate in sei macro aree territoriali.

Alla sede regionale dell’Emilia-Romagna, oggi su Bologna, toccherebbe di essere accorpata sotto Venezia, facendo il paio con quella di Torino sussunta a Milano”, spiega una nota di Camera del Lavoro e FP Cgil di Bologna.

“Questi presidi, oggi distribuiti capillarmente sul territorio, svolgono una funzione insostituibile per garantire trasparenza, responsabilità e il contrasto agli sprechi di denaro pubblico.

Accorpare o eliminare tali sedi significa dunque indebolire la capacità di vigilanza della magistratura contabile, esponendo i cittadini a maggiori rischi di abusi, negligenze e mala gestione”.

“Questa modifica che non ha precedenti – proseguono Camera del Lavoro e FP Cgil di Bologna – se attuata avrà dunque una immediata ripercussione sulle attività amministrative determinando al contempo una diaspora di svariate centinaia di unità di personale, attualmente dislocate presso la capillare rete di sedi regionali.

Nel caso di Bologna il trasferimento forzato delle unità di personale avverrebbe, come accennato, in direzione della città lagunare”.

Come giustamente sottolineato dall’Associazione magistrati della Corte dei conti, l’efficacia amministrativa è legata a filo doppio alla prossimità territoriale e alla vicinanza con le amministrazioni locali in coerenza con il disegno di decentramento amministrativo previsto a partire dall’art. 5 della nostra Carta costituzionale.

Attraverso l’impoverimento calcolato di specifici territori come il nostro, si manifesta una chiara volontà politica di marginalizzare il ruolo della magistratura contabile.

La Corte dei Conti è una istituzione fondamentale contro gli sprechi e le irregolarità nella gestione delle risorse della collettività. Ridurne la presenza contiene il messaggio devastante che il controllo pubblico è una iattura, anziché una risorsa al servizio dei cittadini”.

Come Camera del Lavoro e FP Cgil di Bologna – conclude la nota – saremo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, delle istituzioni e di tutte le forze sociali che già si stanno mobilitando a difesa di questo imprescindibile presidio di legalità”.