Si è concluso ieri sera, senza particolari criticità sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, l’ultimo impegno casalingo del Bologna FC in Champions League.

L’impianto di sicurezza predisposto dalla Questura di Bologna per l’occasione ha garantito lo svolgimento in sicurezza del match e ha consentito la gestione di circa 3000 supporters tedeschi che hanno raggiunto la città per assistere all’incontro, molti dei quali già a partire dalla giornata di lunedì 20 gennaio.

L’ottima riuscita del servizio è stata possibile grazie all’impegno e alla professionalità di tutto il personale impiegato nel dispositivo di sicurezza, un totale di circa 800 uomini e donne e appartenenti alla Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e Polizia Locale che, a vario titolo, hanno garantito controlli e sicurezza nel corso dei tre giorni interessanti dall’evento. Tutto il personale è stato coordinato con grande efficienza dalla Sala Operativa istituita presso la Questura, la cabina di regia che, per tutto il corso dell’evento, ha monitorato in tempo reale l’andamento dei servizi, gestendo e risolvendo con tempestività gli imprevisti.

Di fondamentale importanza è stata, inoltre, l’attenta attività di controllo del territorio assicurata dagli operatori dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, della Squadra Mobile e della Digos, che ha permesso di rintracciare e denunciare, nella serata di lunedì 20, quattro soggetti italiani che, poco prima, erano stati notati mentre caricavano alcuni bastoni a bordo di un veicolo nei pressi del bar “ A. Skeggia”, storico luogo di aggregazione degli ultras rossoblù.

A bordo del veicolo, fermato in Via Leandro Alberti, i poliziotti della Squadra Volante hanno rinvenuto una spranga di legno lunga 75 cm, un casco integrale nero, tubi di plastica lunghi circa un metro, due cinghie di cuoio con grosse fibbie in metallo e due fumogeni.

Sulla base di quanto descritto, nella giornata di ieri il Questore ha emesso n. 4 provvedimenti di D.a.spo, notificati ai soggetti dal personale della Divisione Anticrimine. In particolare per uno dei quattro, ragazzo classe 1995 già recidivo, la durata del divieto di accesso agli impianti sportivi sarà di 8 anni con obbligo di firma alla Polizia Giudiziaria per 5 anni; nei confronti degli altri tre, di 22 e 23 anni, il daspo sarà di 3 anni.

Il Questore: “Credo che abbiamo dato una grande prova, e ci siamo riusciti perché c’è stata la “squadra”. Mi riferisco non solo alla Polizia di Stato, in tutte le sue articolazioni, ed alle altre Forze di Polizia, ma a tutti gli attori, protagonisti indispensabili e preziosi per assicurare la gestione ottimale dell’evento.

In primis l’Amministrazione comunale, con la quale abbiamo lavorato costantemente in piena sinergia, e quindi la Società sportiva del Bologna, le cui professionalità e disponibilità ancora una volta hanno fatto la differenza. Ma voglio ringraziare in modo particolare Tper, senza il cui contributo, il dispositivo di ordine pubblico per come era stato congegnato, non si sarebbe potuto realizzare, Hera e le Associazioni di categoria Confesercenti ed Ascom Confcommercio che sin da subito hanno inteso la necessità di una stretta collaborazione e l’hanno assicurata in modo esemplare.

C’è da fare un ultimo ringraziamento, alla cittadinanza, che ha sopportato con compostezza gli inevitabili disagi”.

(nelle immagini il Questore in Sala Operativa e il materiale sequestrato)