Minacciata con una pistola da un operatore volontario in discarica. E’ successo nella Bassa reggianaAvrebbe perso le staffe, contrariato per il materiale che una donna stava smaltendo in discarica. Dapprima avrebbe inveito contro la donna, per poi minacciarla con una pistola giocattolo in metallo, priva del serbatoio di contenimento di proiettili e priva del tappo rosso che contraddistingue l’arma come giocattolo. Per questi motivi, con l’accusa di minaccia aggravata e porto abusivo di armi, i carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di Guastalla hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un 63enne residente in un comune della bassa reggiana.

E’ successo il 16 gennaio scorso intorno alle ore 15, quando una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Guastalla, su richiesta della Centrale Operativa, si recava presso la discarica dell’AUSER di un comune della bassa reggiana, poiché era stato richiesto l’intervento da una donna la quale riferiva di essere stata minacciata da un operatore con una pistola. Giunti sul posto i militari identificavano la vittima e l’operatore addetto alla discarica. Dalla prime informazioni si appurava che la donna si era recata in discarica per smaltire del materiale quando è stata avvicinata dall’operatore, alterato, ritenendo che il materiale non fosse idoneo per essere smaltito. Dal racconto della donna, l’uomo avrebbe iniziato ad inveire nei suoi confronti fino ad estrarre dalla tasca del suo giubbino una pistola, risultata essere giocattolo, in metallo riproducente modello colt priva del serbatoio di contenimento di proiettili e priva del tappo rosso che contraddistingue l’arma come giocattolo, puntandola a distanza ravvicinata alla vittima, che nell’immediato richiedeva l’intervento dei carabinieri.

I carabinieri sentivano anche l’operatore, il quale consegnava la pistola giocattolo ai militari, ammettendo di aver perso le staffe e che la pistola finta che deteneva in tasca l’aveva rinvenuta una settimana prima in discarica. Successivamente, la vittima si è recata presso la stazione dei carabinieri di Guastalla per formalizzare la denuncia. I militari, ricostruita la dinamica dei fatti, acquisivano a carico dell’uomo elementi di presunta responsabilità, circostanza per cui veniva denunciato alla Procura reggiana.

Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.