Reggio Emilia è una delle città italiane più attive nell’impegno per la memoria e la sensibilizzazione su questi temi, che coinvolgono sia la storia collettiva sia le vicende personali e familiari di migliaia di abitanti. Il programma 2025, portato avanti dal Comune di Reggio Emilia, dalla Provincia di Reggio Emilia, dagli altri enti locali in collaborazione con le associazioni partigiane e della memoria e di Istoreco. Oltre che con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.

Nel 2025, l’attività più vasta e coinvolgente è la posa di 15 nuove pietre inciampo. Di cosa si parla? Di piccoli monumenti collettivi, cubi d’ottone incastrati nell’asfalto, sistemati davanti alle case dove le vittime del nazismo hanno vissuto libere per l’ultima volta. Sistemate all’altezza del terreno, sono pensate per far simbolicamente inciampare il passante, per fargli porgere lo sguardo al suolo, dove si troveranno i dettagli anagrafici del ricordato. Ideate dall’artista berlinese Gunter Demnig, sono ormai diffuse in buona parte d’Europa.

Reggio è stata la prima città emiliana a posare pietre, partendo nel 2015 con le prime dieci dedicate a ebrei deportati a Birkenau o morti mentre cercavano di fuggire. Ogni attività è affiancata da mesi di ricerche e lavoro che coinvolgono le classi delle scuole che a seguire parteciperanno al Viaggio della Memoria Istoreco, spesso dialogando anche con i famigliari e con altri testimoni. E così sarà nel 2025, quando il viaggio condurrà poi a Auschwitz-Birkenau e a Cracovia, in Polonia.

Nel gennaio 2025 verranno posate 15 nuove pietre d’inciampo in 13 Comuni, a cui si aggiunge l’inaugurazione “ufficiale” di una Pietra posata nell’aprile 2024 a Guastalla. Per Casalgrande e Casina, questa sarà la prima pietra posata. I Comuni coinvolti sono Bagnolo in Piano, Bibbiano, Casalgrande, Casina, Correggio, Gualtieri, Guastalla, Montecchio, Poviglio, Quattro Castella, Rio Saliceto, Scandiano e Toano.

Le pose si terranno dal 20 al 30 gennaio. A fine gennaio 2025, vi saranno quindi 136 pietre d’inciampo in totale nel territorio reggiano, divise in 24 Comuni. Sono dedicate a 17 cittadini ebrei, 14 deportati politici, 34 deportati civili e 71 IMI (Internati Militari Italiani).

Per quanto riguarda le pietre d’inciampo, poi, torna anche nel 2025 la campagna di “adozione” delle pietre già presenti.

Tutte le persone interessate possono trovare QUI LE INDICAZIONI SU COME ADOTTARE E RIPULIRE UNA PIETRA.