Guerri e Guazzaloca: libera improvvisazione
Il duo per piano e violoncello in concerto al Centro Mavarta di S.Ilario sabato 18 gennaio nella terza data della rassegna Free!.
Sabato 18 gennaio (ore 21) nuovo appuntamento con Free! Mavarta Music Live a S.Ilario. La terza data della rassegna di musica creativa e di ricerca ospitata al Centro Culturale Mavarta vede in scena il pianista Nicola Guazzaloca e il violoncellista Francesco Guerri con il loro progetto “Keep Your Hands Free”. Sodali di lunga data, i due musicisti sono individualmente coinvolti in vari progetti che spaziano dalla musica contemporanea al free jazz (Tell Kujira, Tell No Lies). Con due dischi alle spalle sotto lo pseudonimo “Nestor Makhno”, uno dei quali ripercorreva il tour effettuato nel 2009 tra Mosca, San Pietroburgo e Nizhny Novgorod, il duo si è recentemente esibito nell’ambito del festival Angelica di Bologna in una performance interamente basata sulla libera improvvisazione, dando luogo ad imprevedibili escursioni cameristiche sostenute da un rapporto di rara empatia. Tra le collaborazioni live spiccano i nomi di Tristan Honsinger e John Russell, riferimenti imprescindibili dello scenario improvvisativo europeo.
Bolognese, classe 1975, Nicola Guazzaloca, già lo scorso anno ospite a Free! in un’indimenticabile serata con la partecipazione dell’Hard Coro De Marchi di Bologna, si dedica al piano dal 1988. Ha suonato e studiato con ‘Muhal’ Richard Abrams, Anthony Braxton, Barre Phillips e Roscoe Mitchell. Dal 2006 collabora con la Scuola Popolare di Musica Ivan Illich di Bologna con un approccio inclusivo e creativo alla didattica.
Il violoncellista Francesco Guerri (Cesena, 1977) si diploma al Conservatorio Bruno Maderna e inizia la gavetta con nomi del calibro di Lawrence D. ‘Butch’ Morris e William Parker, comparendo anche in loro importanti incisioni discografiche, cui si aggiungono successivamente collaborazioni con Edoardo Marraffa, Fabrizio Puglisi, Ches Smith, Chris Corsano, Carla Bozulich. Del 2019 è il suo album da solista “Su Mimmi non si spara!”,
Free! è un progetto a cura del musicista, critico e giornalista Nazim Comunale promosso da Comune di Sant’Ilario d’Enza e Corpo Filarmonico di S.Ilario.
Ingresso a offerta libera. Info: Centro Culturale Mavarta, via Piave 2, Sant’Ilario d’Enza – www.mavarta.it
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Pinocchio torna a S.Ilario
Al Piccolo Teatro in Piazza lo spettacolo per famiglie con Francesca Grisenti e il cantautore Davide Zilli.
Domenica 19 gennaio (ore 16.30) tornano “Le Domeniche di S.Ilario“, rassegna Teatro per Ragazzi e Famiglie in collaborazione con Associazione 5T (Reggio Emilia) e Comune di Sant’Ilario d’Enza.
In scena al Piccolo Teatro in Piazza lo spettacolo “Pinocchio. Vita e opere” della compagnia Progetto g.g. ideato e interpretato da Francesca Grisenti con al pianoforte l’accompagnamento e le canzoni del cantautore Davide Zilli.
A fine ‘800 viene pubblicato “Le avventure di Pinocchio“. Storia di un burattino in cui la mirabile penna di Carlo Collodi, tra mille colpi di scena, narra le peripezie di vita a volte accidentali, a volte dannose, a volte crudeli, a volte tenerissime, di Pinocchio. Una marionetta animata .Che è molto, molto di più di un semplice pezzo di legno. Molto più di un burattino che vuole diventare bambino, molto di più di un naso che si allunga quando dice le bugie. Perché́ Pinocchio è un’icona universale, è un po’ un pezzettino di ognuno di noi. Che si riscopre ad ogni lettura.
Progetto g.g. nasce da un’idea di Consuelo Ghiretti e Francesca Grisenti, un’idea che si sta concretando passo passo. Un proposito fantastico, spontaneo, difficile e sognato. È la g. che le lega alle origini. È la g. di ginepraio, inteso come guazzabuglio, intreccio, groviglio, quello in cui si ritrovano abitualmente in fase di ricerca, e che a volte decidono di non sciogliere del tutto. Perché g. è anche la g. del gioco, che combina le forme che determinano l’opera che insieme ai bambini scelgono di costruire. In una continua ricerca che portano avanti con e per l’infanzia.
Questo spettacolo fa parte del progetto “Vitamina di Teatro” promosso dal Comune di Sant’Ilario d’Enza. Per ogni spettacolo della rassegna disponibili almeno 25 biglietti omaggio per tutti i bambini residenti a Sant’Ilario e Calerno. Dove richiederli? Alla Farmacia Comunale di S.Ilario… perché l’arte fa bene come una medicina
Ingresso: biglietto unico 5 Euro. Prevendite: Tabaccheria Merlini, piazza Repubblica, Sant’Ilario d’Enza. Prenotazione telefonica: 328 6019875.
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Un lupo… a Calerno
Lunedì 20 gennaio (ore 20.45) alla Sala Civica lo spettacolo, tra narrazione e musica, “LM15 (la storia di un lupo che finirà in Francia più di 1000 Km dopo)”.
Un appuntamento speciale alla Sala Civica comunale di Calerno di via Patrioti. La Biblioteca di Sant’Ilario d’Enza inizia un percorso di eventi e occasioni che portano in giro per il territorio comunale libri e storie. Per incontrare la comunità e le persone. Per iniziare a percorrere nuove strade sempre nel nome della lettura e della condivisione.
Il progetto nasce in collaborazione con il Gruppo Giovani Calerno, un insieme di ragazzi e ragazze locali che da un paio d’anni sta animando con le proprie passioni e le proprie scoperte gli spazi della Sala Civica di via Patrioti attraverso corsi, eventi, incontri e momenti informali dove, semplicemente, “si sta insieme”.
Lunedì 20 gennaio (ore 20.45, ingresso libero) si comincia con “LM15 (la storia di un lupo che finirà in Francia più di 1000 Km dopo)”, spettacolo di narrazione e musica che racconta una vicenda sorprendente capitata una ventina d’anni fa quando un automobilista scorse nella notte un’animale rannicchiato a terra al bordo della tangenziale di Parma. Si fermò credendo di soccorrere un cane e, invece, si trattava di uno dei primi lupi scesi in pianura. In molti si diedero da fare per assisterlo. Denominato LM15 dai ricercatori e Ligabue della gente del posto, l’animale venne dotato di un radio-collare che avrebbe raccontato la sua odissea successiva…
Nello spettacolo i bravi interpreti Paolo Montanari, Andrea Gatti e Mario Ferraguti inseguono la storia di questo essere speciale, percorrono la sua strada – quella che da Parma arriva fino in Francia – per raccontare la storia di tutti i lupi d’Appennino e del loro rocambolesco ritorno. A forza di camminare e camminare chilometri infiniti per quel suo passo mai stanco e dalla zampa slacciata, il lupo è ritornato e ha conquistato la collina, fino a sfiorare la città e incontrare l’uomo… E se l’uomo è rimasto fermo al lupo cattivo e nel frattempo si è creato tanti, tantissimi lupi finti nella testa, il lupo vero non è mai cambiato.
Tratto dal libro di Ferraguti “Sulle Tracce del lupo che mi gira in testa” (Fedelo’s Editrice), lo spettacolo ritorna dalle nostre parti dopo una prima apparizione a S.Ilario, appunto in Biblioteca, di una decina d’anni fa.
Ma perché proprio il lupo a Calerno? Si chiude (o si apre…) un cammino ideale: qualche mese fa il Gruppo Giovani ha ospitato un incontro dedicato agli animali selvatici della nostra zona colti dall’obiettivo del calernese Diego Barbacini. Ora il paesaggio reale (e chi lo abita…) si ammanta di un ulteriore suggestione dai tratti poetici: un modo di conoscere e vivere il proprio territorio, di aprirsi e confrontarsi con le sfide e le opportunità che il mondo di oggi ci offre.