“L’industria ceramica italiana, un fiore all’occhiello del made in Italy, sta attraversando una fase estremamente critica”. A lanciare l’allarme è la segreteria generale della Fesica con Bruno Mariani e Letizia Giello, Segretaria nazionale del comparto ceramico della stessa Federazione. “Le crisi internazionali e l’impennata dei costi energetici stanno mettendo a dura prova le nostre imprese, con ripercussioni pesanti sui bilanci e sull’occupazione”.

Mariani e Giello sottolineano come “la contrazione degli investimenti in edilizia residenziale nei nostri principali mercati esteri, come Francia e Germania, sta generando una crisi da domanda che incide pesantemente sulle nostre produzioni. Anche il mercato italiano, dopo l’esaurimento degli effetti del superbonus, mostra segnali di rallentamento”.

“La volatilità dei prezzi dell’energia, accentuata dall’abbandono del gas russo, rappresenta un ulteriore elemento di incertezza per le nostre imprese. È fondamentale che l’Unione Europea si doti di strumenti efficaci per stabilizzare i mercati energetici e contrastare le speculazioni” – continuano -. “L’intesa Italia-Germania per agire sul prezzo dell’energia, come proposto dal ministro Pichetto Fratin, rappresenta una notizia incoraggiante. È indispensabile che le due maggiori manifatture europee collaborino per definire una politica energetica comune e sostenibile, capace di salvaguardare la competitività delle nostre imprese”, concludono il segretario generale della Fesica Confsal Bruno Mariani e la segretaria nazionale del comparto ceramico Fesica Confsal Letizia Giello.