Crolla il numero delle persone decedute, che praticamente si dimezzano (sono 10, il 49% in meno), toccando su base annua il minimo storico dal 2013 a oggi (salvo il periodo Covid a mobilità limitata). Inoltre, per la prima volta dal 1991 (il dato Istat più vecchio disponibile a livello cittadino), nessuna persona a piedi è stata uccisa sulle strade di Bologna: sono infatti 0 i pedoni deceduti, e si riducono del 16% quelli investiti.

Calano gli incidenti stradali (di oltre il 13%) e i feriti (di poco più dell’11%), con miglioramenti ancora più consistenti sulle radiali (che superano, rispettivamente, il -16% e il -19%). Diminuiscono fortemente gli incidenti più gravi (-31%), classificati dal 118 con “codice rosso”. Si rafforza il calo del traffico veicolare (-5%) e si abbassa l’inquinamento più legato al traffico urbano (-29%). E’ un vero e proprio boom per l’utilizzo del bike sharing (+69%) e del car sharing (+44%) e per i viaggi sul Servizio Ferroviario Metropolitano nell’area urbana di Bologna (+31%), mentre aumentano in modo significativo gli spostamenti in bicicletta (+10%). Gli spostamenti coi mezzi pubblici su gomma e gli abbonati TPER risultano stabili rispetto al 2023 e in aumento rispetto al 2022.
Sono questi in estrema sintesi i principali indicatori, diretti e di contesto, del primo anno di Bologna Città 30 (che era partita il 16 gennaio 2024), che si pone come obiettivi principali proprio il miglioramento della sicurezza stradale e l’aumento della mobilità sostenibile.
Analogamente al bilancio dei primi 6 mesi rilasciato lo scorso luglio, il confronto è tra il 2024 e la media dei corrispondenti periodi relativi al 2022 e al 2023. Sono considerate due annualità per ampliare la quantità di dati analizzati e ridurre i possibili effetti della variabilità statistica. In particolare, ad essere presi come riferimento pre-Città 30 sono i due anni precedenti, evitando invece 2020 e 2021 che erano caratterizzati dall’emergenza Covid-19 e quindi con dati non paragonabili.

COME MIGLIORA LA SICUREZZA STRADALE CON BOLOGNA CITTÀ 30

Per quel che riguarda i dati sull’incidentalità stradale, rilevati dalla Polizia Locale sulle strade del territorio comunale di Bologna (escluse Autostrade e Tangenziale) dal 15 gennaio 2024 al 12 gennaio 2025 (i dati sono a 52 settimane), confrontati con la media dei corrispondenti periodi dei due anni precedenti (17 gennaio 2022-15 gennaio 2023 e 16 gennaio 2023-14 gennaio 2024), si registrano in particolare:

-13,10% incidenti totali,
-48,72% persone decedute,
-11,08% persone ferite,
-9,78% incidenti con feriti,
-20,71% incidenti senza feriti,
+36 % persone in prognosi riservata.

Il calo generalizzato di incidenti e persone ferite, il dimezzamento delle persone decedute e l’azzeramento dei pedoni uccisi, segnano una netta inversione di tendenza rispetto al passato sulla sicurezza stradale in città, confermano in concreto che velocità più basse sono decisive per ridurre la probabilità e la gravità degli incidenti, e sostanziano quel “Vai piano, salva una vita” al centro della campagna di comunicazione di Bologna Città 30.

L’andamento di Bologna ha ancora più valore perché in totale controtendenza con quello nazionale. Gli ultimi dati ufficiali Istat disponibili certificano infatti che, nel primo semestre 2024 rispetto a quello 2023, in Italia gli incidenti aumentano dello 0,9%, i feriti dello 0,5% e i morti del 7,9% (quest’ultimo dato si riferisce in particolare alle vittime su strade urbane).

Il numero di 10 decessi sulle strade della città in un anno – nella consapevolezza che è un risultato da preservare e che l’obiettivo resta la “Visione Zero” – conferma e rafforza il trend già registrato dopo i primi sei mesi di Città 30, arrivando a toccare il minimo nella serie storica dal 2013 a oggi negli anni “normali” (escluso cioè il periodo del Covid-19 dove c’erano forti restrizioni alla mobilità).

Il dato di 0 pedoni morti sulle strade cittadine, poi, è unico nelle statistiche ISTAT relative all’intera rete viaria nel Comune di Bologna dal 1991 (il dato più vecchio disponibile a livello cittadino). Pur nella necessaria cautela per la possibile variabilità statistica in questo campo, non era infatti mai successo nell’ultimo trentennio che nessuna persona perdesse la vita camminando o attraversando la strada a Bologna: in media all’anno erano 12 nel decennio 1994-2003, 7 nel 2004-2013, 6 nel 2014-2023.

In numeri assoluti, i valori percentuali riportati sopra significano: 371 incidenti in meno (2.457 nel 2024 rispetto ai 2.828 di media 2022-2023), 269 persone ferite in meno (2.159 rispetto a 2.428), una media di 9,5 persone decedute in meno (10, di cui nessun pedone, rispetto a 21 nel 2022 e 18 nel 2023 e dunque 19,5 di media aritmetica), 191 incidenti con feriti in meno (1.758 rispetto a 1.949), 176 incidenti senza feriti in meno (672 rispetto a 848), 4,5 persone in prognosi riservata in più (17 rispetto a 12,5 in media ma storicamente l’andamento di questo dato è sempre stato molto variabile negli anni).
Inoltre i pedoni coinvolti in incidenti sono calati del 16% (-60 in numeri assoluti, scendendo da 376 nella media 2022-2023 a 316 nel 2024), mentre i ciclisti coinvolti in incidenti sono aumentati del 5,9%(passando da 409 a 433, con una crescita di +24, dato spiegabile anche con il notevole aumento percentuale di flussi di bici registrato sulle strade monitorate in città, che hanno segnato un +10%, dato quasi doppio rispetto all’aumento dei ciclisti coinvolti in incidenti).

Focus: meno incidenti gravi
Dai dati forniti dal “118 – Centrale operativa Emilia Est” relativi al livello di criticità di assegnazione dell’intervento da parte della Centrale per il soccorso in incidenti stradali, nel confronto tra il periodo 16 gennaio-31 dicembre del 2024 e del 2023, si è registrato un forte calo, del -31%, degli incidenti più gravi classificati in “codice rosso” (imminente pericolo di vita), una riduzione (-4,1%) anche di quelli di media gravità in “codice giallo” (variazione di una o più funzioni vitali) e, all’opposto, un aumento dell’+8,3% degli incidenti più lievi in “codice verde”. I dati considerano gli eventi traumatici avvenuti in strada con almeno un veicolo coinvolto nel territorio comunale di Bologna, escluse autostrade e tangenziale.

Focus: ancora meno incidenti e feriti sulle radiali
Un altro aspetto molto significativo è la riduzione degli incidenti e dei feriti sulle 14 principali strade radiali nei quartieri (vie Massarenti, Mazzini, Irnerio, Stalingrado, Murri, Toscana, Saragozza, Andrea Costa, Saffi, di Corticella, Zanardi, San Donato, Emilia Ponente ed Emilia Levante). Sulle radiali, infatti, il calo è più consistente rispetto al dato generale: -16,15% di incidenti (pari a -103),circa un quarto in più rispetto al -13,10%a livello cittadino, -19,38% di persone ferite (pari a -120), tre quarti in più rispetto al -11,08% a livello cittadino (nel confronto dei dati della Polizia Locale tra il periodo 15 gennaio 2024-12 gennaio 2025 e la media dei periodi corrispondenti degli anni 2022-2023).

Focus: velocità violazione più ricorrente negli incidenti
Per quanto riguarda le possibili cause dell’incidentalità, è interessante l’analisi delle violazioni a norme di comportamento del codice della strada accertate dalla Polizia locale in occasione di incidenti stradali nell’intero 2024: nettamente in cima alla classifica risulta la velocità eccessiva (40,3% ). Seguono: la mancata precedenza a veicoli a motore, biciclette e pedoni (19,9%), le manovre non corrette (11%), il mancato rispetto dei semafori e della segnaletica orizzontale e verticale (9,2%), la guida sotto effetto di alcol o droga (5,3%).

COME CAMBIA LA MOBILITÀ IN CITTÀ

Indicazioni interessanti arrivano anche dall’analisi di una serie di indicatori che monitorano le modalità di spostamento dei bolognesi, confrontando l’intero 2024 con la media del 2022 e del 2023.

Per quel che riguarda i flussi di traffico, si registra una flessione di circa il -5% su base annua, corrispondente a oltre 11.000 veicoli in meno transitati nel giorno feriale medio (215mila nel 2024 rispetto a 226mila di media 2022-2023) nelle sezioni del cosiddetto “cordone”, una rete di spire semaforiche collocate lungo le principali strade radiali nei quartieri della città in modo da intercettare il traffico in direzione sia centro che periferia. Il calo diventa più marcato, -7%, pari a oltre -15.000 veicoli al giorno, confrontando il 2024 solo con il 2023, a indicare che l’anno scorso si è verificata una sostanziale interruzione e inversione del trend di crescita del traffico che andava avanti dal post-Covid.
Si tratta di un dato rilevante che suggerisce come una parte crescente di cittadine e cittadini abbia cominciato a muoversi anche in modo diverso e più sostenibile, usando un po’ meno l’auto e un po’ di più i mezzi pubblici e la bicicletta in città.

Di converso, infatti, si è registrato un rilevante aumento dei flussi di biciclette: +10%, corrispondente a oltre 140mila transiti su due ruote in più soltanto considerando i 3 punti della città monitorati in modo continuo nel corso del 2024: Tangenziale delle biciclette a porta San Vitale, via San Donato e via Parri (è escluso il contatore di via Sabotino, temporaneamente disattivo dall’autunno per lavori di manutenzione). Si tratta di 1,58 milioni di passaggi dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024 rispetto alla media di 1,44 milioni dei due anni precedenti.

Un vero e proprio boom è poi quello dell’uso del servizio di bike sharing gestito da RideMovi, che per la prima volta sfonda il muro di 3 milioni di corse in totale e, nel confronto tra annualità, vede un aumento di oltre due terzi delle corse effettuate con la flotta di e-bike e bici tradizionali disponibili in condivisione: +69%, che equivale in termini assoluti a 1.275.558 corse in più nel 2024, rispetto alla media del 2022 e 2023.

Anche l’utilizzo dei servizi di car sharing, gestiti in città da Corrente e da Enjoy, ha visto un aumento medio del 44%, passando da 47,5 nel 2023 a 68,6 nel 2024 noleggi medi al mese per ogni auto della flotta (i dati si riferiscono al periodo gennaio-settembre di ciascun anno, i più aggiornati disponibili ad oggi).

Molto rilevante è l’incremento dei viaggi sul SFM (Servizio Ferroviario Metropolitano), nel confronto tra il 2024 e il 2023: l’intero sistema fa registrare a livello metropolitano un +17% di viaggi (da 30 a 35,2 milioni, considerando i passeggeri sia saliti che discesi), nell’anno in cui è stato attuato il nuovo accordo fra Regione, Città metropolitana e Comune di Bologna in collaborazione col gestore Trenitalia Tper. La crescita di viaggi raddoppia nelle stazioni urbane di Bologna (al netto di Bologna Centrale), segnale di un aumento dell’uso del treno anche per gli spostamenti fra i quartieri dentro la città, grazie a un’alternativa su ferro più veloce di auto e bus per le medie distanze urbane: +31% di persone (da 1,8 a 2,4 milioni) che sono salite o scese nelle fermate urbane, nel 2024 rispetto al 2023, e addirittura +39% (da 1,3 a 1,9 milioni) di quelle che hanno usato in particolare le fermate urbane lungo la nuova linea passante SFM1 Pianoro-Bologna-Casalecchio-Porretta attivata lo scorso giugno.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico su gomma, Tper comunica che i dati di dettaglio del 2024 saranno disponibili, come ogni anno, a completamento di tutte le verifiche collegate alle chiusure contabili dell’anno di riferimento. Le stime in corso di elaborazione indicano comunque che nel 2024 si è delineata la sostanziale conferma dei volumi di passeggeri trasportati e di abbonamenti annuali del 2023, in linea con il consolidamento del recupero della domanda rispetto alla situazione pre-Covid. Un dato positivo, anche perché è giusto segnalare che nel 2024 sono venuti a mancare gli incentivi nazionali del “bonus trasporti” che nel 2023 a Bologna aveva avuto un forte utilizzo.

IL CONTESTO AMBIENTALE

L’implementazione della Città 30 si inserisce in un contesto ambientale che registra nel 2024 una significativa riduzione del livello di NO2 (biossido di azoto) nella centralina Arpae di Porta San Felice: il valore medio orario di 29 µg/m3 registrato nel 2024 (al 30 novembre, ultimo dato disponibile), infatti, è in calo del 29,3% rispetto alla media annuale del 2022-2023 (41 µg/m3). In termini assoluti è il dato più basso degli ultimi 10 anni.

L’inquinante preso in considerazione è il biossido di azoto, perché è tipicamente il “marcatore” dei processi di combustione locali: infatti, a differenza delle polveri sottili, che si caratterizzano per una maggiore varietà di origine e tendenza a diffondersi, l’NO2 invece ha come fonte primaria le emissioni dei veicoli a motore endotermico e del riscaldamento e resta più concentrato in prossimità delle principali sorgenti di emissione, in particolare le strade ad intenso traffico e il centro abitato.
La centralina considerata è quella di Porta San Felice in quanto “stazione di traffico urbano” di Bologna nella rete di monitoraggio della qualità dell’aria di ARPAE, cioè quella che rileva i valori ambientali in modo statisticamente rappresentativo della situazione del traffico cittadino.

I NUMERI DEL PIANO DEI CONTROLLI PER LA SICUREZZA STRADALE DELLA POLIZIA LOCALE

In totale dal 16 gennaio al 31 dicembre 2024 la Polizia locale, nell’ambito del Piano dei controlli per la sicurezza stradale avviato contestualmente alla partenza della Città 30, ha effettuato 166 giornate di controlli con pattuglie su strada per un totale di 322 turni di servizio, fermato e controllato 14.193 veicoli ed elevato 2.046 sanzioni.
Per quel che riguarda le sanzioni per velocità eccessiva e superamento del limite di velocità se ne sono registrate: 89 per i 30 km/h e 217 per i 50 km/h (con 4 patenti ritirate).

Gli altri tipi di sanzioni vedono nettamente in testa il mancato uso delle cinture di sicurezza (363), la mancata revisione del mezzo (259), l’attraversamento con semaforo rosso (153, elevate in grande maggioranza ai ciclisti) e l’uso di cellulare durante la guida (130).
Seguono: la circolazione sulla riga di mezzeria (70), la guida con patente scaduta (60), l’efficienza dei veicoli/usura pneumatici (48), la mancanza di copertura assicurativa (41).
Chiudono la “classifica” delle sanzioni più diffuse: undici sia per guida senza patente che ai monopattini, dieci sia per le violazioni delle regole di sorpasso sia per comportamento scorretto dei conducenti di veicoli nei confronti dei pedoni, nove per il mancato uso del casco, quattro per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

LO STATO DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI INTERVENTI SULLO SPAZIO PUBBLICO

Prosegue intanto anche l’attuazione del programma pluriennale di investimenti, che dall’iniziale valore di 24 è cresciuto a oltre 27 milioni di euro, varato insieme alle nuove regole per dare corpo con interventi fisici alla Città 30, rallentando le velocità a tutela della sicurezza di tutti gli utenti della strada e incrementando le infrastrutture per la mobilità attiva. Dal 2022 a fine 2024, quando sono state approvate le linee di indirizzo di Bologna Città 30, circa 10 milioni di interventi sono già stati realizzati, 9 sono in via di ultimazione o in corso di realizzazione e 8 in progettazione. Il programma prevede progetti di messa in sicurezza di strade, incroci e attraversamenti, creazione di nuove piazze pedonali e scolastiche, ampliamento della rete di piste e corsie ciclabili e ciclostazioni.
Inoltre lungo tutta la linea del tram i cantieri in corso prevedono numerosi interventi per limitare la velocità e migliorare la sicurezza e lo spazio stradale.

Dall’autunno 2024 inoltre il Comune ha rafforzato la segnaletica orizzontale della Città 30, disegnando circa 300 nuovi bolloni con il limite dei 30 in più punti (ripetuti in media ogni 500 metri) delle strade più frequentate della città, per ricordare di frequente e informare in modo più semplice e intuitivo gli utenti sul limite vigente nelle diverse tratte.

Maggiori informazioni: https://www.comune.bologna.it/notizie/citta30-dati-primo-anno