Si è conclusa ieri la due giorni del Campionato nazionale di Scherma Storica ASC 2025, svoltasi presso il Tozzona Tennis Park di Imola. Un evento molto atteso e partecipato che ha richiesto uno sforzo organizzativo di non semplice gestione.
Così Emilio Basile Vicepresidente presso Accademia Nazionale di Scherma di Napoli descrive la macchina organizzativa: “Si è trattato senza dubbio di uno dei più grandi eventi del settore a livello nazionale, anzi, se guardiamo le dimensioni e il numero di persone coinvolte direi che si è trattato di un grande evento in generale, un raduno vasto e complesso che ha coinvolto oltre duecento persone fra atleti e tecnici che sono accorsi da ogni parte d’Italia. Un lavoro davvero impegnativo che richiede una logistica professionale, per la gestione del personale, degli spazi e dei tempi. Devo dire che tutto si è svolto alla perfezione secondo i programmi, segno del grande lavoro svolto prima e durante le gare e che contribuisce a definire l’immagine di una disciplina in crescita in grado di mettere in campo un’organizzazione di primo livello”.
Contrariamente a quanto il nome fa pensare, la scherma storica è uno sport giovane, sono storiche le tecniche impiegate negli assalti desunte da manuali e trattari di scherma giunti fino a noi dal medioevo in avanti. Moderne, anzi modernissime, sono invece le tecnologie impiegate, le armi sono simulacri in metallo non affilati, temprate in maniera particolare in modo che non possano generare frammenti taglienti se spezzate, le protezioni sono realizzate con un materiale antitaglio molto pesante, all’interno della tuta, il dyneema, un materiale sintetico all’avanguardia, lo stesso utilizzato per i giubbotti antiproiettile, garantisce la totale sicurezza degli atleti.
L’evento di Imola si componeva di una prima fase a gironi in cui gruppi di sei atleti si sono sfidati per la determinazione di una classifica in base alla quale si sono svolti gli scontri diretti. Al termine delle gare, oltre a un vincitore nelle varie discipline, si è determinato il gruppo di otto migliori atleti che parteciperà alla finale nazionale.
Grande la passione dimostrata da atleti, tecnici e istruttori, così la schermitrice Erica racconta la sua esperienza: “La mia è una passione che inizia nell’adolescenza. Sono già dieci anni che pratico la scherma storica e posso dire di aver visto questo sport crescere. È stato bellissimo vedere sempre più persone interessarsi alla scherma storica e spero che questa disciplina possa crescere ancora”.
Il campionato nazionale ha portato ad Imola atleti da tutta Italia, anche con la partecipazione di qualche schermidore straniero dall’Inghilterra e dalla Polonia. Per gli atleti che svolgono lo sport per passione non è sempre facile gestire spostamenti anche di grande entità, così Federico, istruttore di scherma storica arrivato dalla Sicilia racconta le giornate imolesi: “Siamo venuti dalla Sicilia fino ad limola per la passione che ci lega a questo sport. La nostra è una sala storica, la Metodos di Sant’Agata Li battiati (Catania ndr.) la stessa di Rossella Fiammingo vincitrice della medaglia d’oro di scherma nelle ultime olimpiadi, siamo fieri di questa appartenenza ed è bellissimo per noi avere modo di incontrare tante persone che condividono la passione per la scherma, in particolare per la scherma storica. Certo dalla Sicilia le trasferte sono impegnative, ma il piacere di stare insieme a tanti bravi atleti ci ripaga di tutti gli sforzi”.
Al termine delle gare gli atleti condividono il momento di vicinanza, perché essere avversari sul quadrato di gioco unisce ancora di più quando si posano le spade, fondamentale per la pratica della disciplina è infatti il rispetto per l’avversario che determina un clima positivo ed edificante in grado di trasformare le giornate imolesi in un grande incontro che atleti, tecnici e organizzatori hanno contribuito realizzare alla perfezione all’insegna della sportività, della passione per la scherma e dell’attività fisica svolta in sicurezza.