Nel corso dell’ultima seduta del 2024, il Consiglio Comunale ha approvato, con il voto favorevole dei consiglieri di maggioranza, il bilancio di previsione 2025-2027.

“Questa approvazione – spiega il sindaco di Finale Emilia, Claudio Poletti – ci consente di evitare di andare in esercizio provvisorio con una gestione per dodicesimi. Il documento è stato predisposto sulla base di importi certi, alla data di approvazione in Giunta lo scorso 3 dicembre, sia per le entrate sia per le spese”.

L’amministrazione si riserva, naturalmente, di adeguare il bilancio nel corso dell’esercizio, finanziando eventuali maggiori spese o spese al momento tagliate, a fronte di nuove risorse disponibili. Nel 2024, ad esempio, dopo l’approvazione del consuntivo 2023, sono stati messi a disposizione del bilancio corrente e del c/capitale circa 5.740.000 euro.

“Pur nei limiti delle risorse a disposizione – aggiunge Poletti – abbiamo voluto fare scelte ben precise dal punto di vista politico per caratterizzare questo bilancio di previsione, dando priorità al sociale e all’istruzione. A fronte di 13.400.000 euro di entrate correnti (al netto dei rimborsi grandine a favore di privati e imprese) il 27 per cento della spesa è destinata ai servizi sociali e all’istruzione (sostegno alla disabilità, nidi, mense, trasporti scolastici, contributi alle famiglie, casa protetta, centro diurno, servizi domiciliari eccetera), anche se sappiamo già che dovremo rifinanziare l’istruzione ed il servizio di supporto all’handicap per i ragazzi anche con altre risorse, così come la cultura, lo sport, il verde pubblico e le manutenzioni degli edifici e delle strade, alle quali è già comunque destinato il 14 per cento delle entrate correnti”.

Per il Comune di Finale Emilia i trasferimenti dallo Stato sono passati da 2.264.000 euro del 2021 a 1.488.000 del 2024 con una riduzione di 780.000 euro, comprensivi dell’IMU sugli immobili inagibili, che hanno inciso anche sui proprietari che – di conseguenza – devono pagare l’IMU al 50 per cento sugli immobili ancora inagibili, a cui si aggiungono circa 66.000 euro legati alla spending review che riduce di tale importo il fondo di solidarietà: oltre 1 milione e 400 mila euro di tagli complessivi dal 2021 ad oggi;  a cui si aggiungono i fondi da “contenimento della spesa” per la parte corrente, da accantonare obbligatoriamente per poi riutilizzarli in futuro sul conto capitale, senza tenere in alcun conto il fatto che i servizi ai cittadini si pagano sul bilancio corrente.

“In sostanza il bilancio di previsione 2025 – dice Poletti – non è più supportato dalle misure di sostegno previste per i Comuni del cratere che sono stati colpiti dal sisma del 2012. Questa è la situazione di cui dobbiamo essere consapevoli da un punto di vista sia politico che amministrativo”.

Gli Enti Locali si trovano a dover gestire le proprie entrate in una situazione di enorme complessità, dovendo far fronte a un quadro normativo in continua evoluzione, con ulteriori difficoltà legate ai vincoli di contenimento della spesa.

“Si rischia di creare un circolo vizioso – conclude Poletti – per il quale non si recuperano le entrate per la mancanza di risorse, con conseguente penalizzazione riguardo alla possibilità di erogare servizi. L’ufficio tributi dell’Unione Comuni Area Nord, a cui hanno aderito tutti i Comuni, diventa pertanto un servizio strategico per il recupero sia della evasione/elusione tributaria sia delle rette dei servizi a domanda individuale”.

Nel corso del 2025, l’auspicio è che si sblocchino alcune pratiche in corso di definizione. “Le risorse che ne deriverebbero – afferma l’assessore al bilancio, Maria Teresa Benotti – potrebbero garantire entrate straordinarie come la rendicontazione dei lavori per la piscina esterna, riaperta a i primi di luglio 2024, e di quelli per il Palazzetto dello sport di viale della Rinascita (attività mai svolta a 10 anni dall’inaugurazione), i rimborsi assicurativi per danni da grandine e altri. Ciò potrebbe consentire di reinvestire fondi attraverso una destinazione puntuale della spesa a sostegno di nuovi interventi e di quelle spese tagliate o ridotte”.

Le spese in conto capitale previste nel bilancio 2025, approvate lo scorso 27 dicembre, sono quantificate in 6.081.000 di euro e certificano i fondi ulteriormente stanziati per la realizzazione delle opere pubbliche e altri investimenti che hanno priorità per il 2025.

“In sostanza va precisato, prosegue Benotti, che l’importo complessivo degli interventi in conto capitale e gli altri investimenti previsti nel documento di aggiornamento al DUP è quantificabile in oltre 15 milioni di euro: 8.244.000 euro per il Municipio, 4.254.000 euro per il Teatro sociale, 353.000 euro per la Casa del custode del Teatro, 950.000 euro per la Torre dei modenesi, 330.000 euro per il Cimitero di Finale, 300.000 euro per il Cimitero di Massa e 1.004.000 euro per l’ex Bocciofila di Finale Emilia. Infine, ma non è certamente l’ultimo degli impegni assunti da questa amministrazione, da inizio mandato (dal 2022 al 2024) sono stati rimborsati – per capitale e interessi – circa 5,2 milioni di euro di rate di mutui e 2,5 milioni di euro di ripristino rimborsi assicurativi post sisma, colmando il gap preesistente”.

Il debito in linea capitale, al 31 dicembre 2024, è pari a 10,447 milioni di euro (15,396 milioni di euro al 31 dicembre 2021), certamente più sostenibile e, come affermato dall’assessore Benotti in seduta di Consiglio Comunale, tale da consentire di valutare anche un possibile indebitamento per opere, extra ricostruzione da sisma, che necessitano di interventi urgenti mai affrontati negli anni precedenti.