Dare nuova vita a mobili, biciclette, arredi in legno che altrimenti sarebbero destinati alla discarica trasformandoli anche in strumenti per creare nuova socialità: è questo l’obiettivo di “Ri.Circolo”, il progetto del Comune di San Lazzaro di Savena che si è aggiudicato il bando Atersir per ridurre la produzione di rifiuti, con un finanziamento di poco superiore ai 53mila euro.

“Ri.Circolo” troverà spazio all’interno del nuovo Centro del Riuso comunale “Ancora” di via Emilia 297/A, inaugurato a marzo del 2024 e gestito dalle cooperative sociali Piazza Grande e Martin Pescatore: qui si creeranno nuovi servizi a disposizione dei cittadini e l’organizzazione di una serie di attività laboratoriali e formative con l’obiettivo di sviluppare una coscienza ecologica e un’autentica cultura del riuso. “Con questo progetto vogliamo cercare di diminuire ulteriormente la produzione di rifiuti e rendere il nostro Centro del Riuso un vero e proprio punto di riferimento per l’economia circolare – spiega la vicesindaca e assessora all’ambiente, Sara Bonafè – Un obiettivo che è diventato una necessità se vogliamo contribuire in modo concreto alla salvaguardia dell’ambiente che ci circonda e nel quale viviamo ogni giorno”.

Ecco quindi che all’interno degli spazi di “Ancora” troverà spazio “Incantesimi di legno”, uno spazio dedicato alla riparazione e alla rigenerazione di arredi in legno. Tra i tanti mobili e accessori che i cittadini decidono di non utilizzare più ci sono infatti molti che necessitano solo di piccole manutenzioni e riparazioni per tornare ad essere utili. Attraverso la rigenerazione inoltre si potrà recuperare anche parti di mobili assegnando loro nuove funzioni e quindi nuova vita: un’anta di un armadio può diventare un separé, una vecchia macchina da cucire potrà essere modificata e utilizzata come tavolino e così infinite altre soluzioni di volta in volta sempre diverse e originali.

Nel Centro del Riuso di via Emilia, inoltre, nascerà anche una “Ciclofficina di comunità”, uno spazio dotato di attrezzatura specifica per la riparazione di biciclette, messa a disposizione di chiunque voglia riparare la propria due ruote. Sarà inoltre possibile il recupero di vecchie biciclette donate al Centro o intercettate grazie a specifici protocolli per il recupero di bici abbandonate in strada, evitando quindi che diventino un rifiuto. E poi spazio anche all’Attrezzoteca, una vera e propria “biblioteca degli attrezzi” a disposizione dei visitatori del Centro del Riuso, dove si potranno trovare gli utensili per l’esecuzione di lavori di manutenzione domestica e oggetti: chiunque potrà chiedere in prestito il materiale, portarlo a casa e riconsegnarlo con tempi e modalità stabilite proprio come succede per il prestito di un libro, evitando così l’acquisto di materiale destinato ad un utilizzo sporadico.

“Parallelamente a questi progetti si svolgeranno anche laboratori destinati agli studenti delle scuole e ai giovani in modo da poter aumentare e diffondere la cultura del riuso e della riduzione degli sprechi – aggiunge la vicesindaca Sara Bonafè – In totale pensiamo che con l’attuazione del progetto ‘Ri.Circolo’ si possa evitare la produzione di 2,55 tonnellate di rifiuti in tre anni. Certo, si tratta di una piccola goccia in un oceano sterminato ma che crediamo possa essere comunque importante nella creazione di una vera coscienza ecologica che abbiamo il dovere di diffondere se vogliamo per davvero prenderci cura del nostro territorio”.