«Da ieri, giovedì 2 gennaio, riceviamo segnalazioni di cittadini e attività commerciali della montagna senza corrente elettrica, completamente isolate e al freddo. E’ assolutamente necessario che Enel intervenga con rapidità, ma soprattutto con risolutezza, perché così non si può andare avanti. Siamo intenzionati a procedere con una diffida nei confronti di Enel affinché adempia ai propri impegni contrattuali».

Lo dichiara il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia a seguito dei distacchi di corrente elettrica in alcune zone dell’Appennino modenese, in particolare nella zona di Palagano e Boccassuolo, iniziati da ieri giovedì 2 gennaio e tuttora in corso.

Il presidente Braglia ricorda che tutte le persone che stanno avendo disservizi  possono chiedere risarcimento scrivendo una pec a customercare@pec.e-distribuzione.it specificando i propri dati identificativi oppure quelli relativi alla  fornitura (codice pod), specificando il danno e l’entità per cui si richiede il risarcimento.

«Gli sbalzi continui di corrente – ribadisce Braglia – oltre a provocare i disagi dovuti al freddo, stanno creando danni ingenti ad attrezzature, centraline, caldaie e macchinari, che si rompono a causa dello shock elettrico. E’ una situazione davvero difficile e servono risposte durature».

Enel fa sapere che sono in corso gli interventi di ripristino della fornitura elettrica, auspicando che entro la serata di oggi venerdì 3 gennaio i guasti siano riparati.

Lo scorso 18 dicembre, nel corso di un incontro nella sede della Provincia di Modena con i sindaci dell’Appennino, a cui avevano partecipato i referenti di Enel e Inrete, oltre ai tecnici dell’Agenzia regionale di Protezione civile, a seguito dei disagi alla rete elettrica e dei servizi in Appennino durante l’ondata di maltempo di metà dicembre, il presidente Braglia aveva dichiarato che «è necessario investire in infrastrutture e manutenzioni per evitare che si creino disservizi come quelli accaduti in questi giorni, che rischiano di mettere in seria difficoltà intere comunità, oltre a generare problematiche legate alla sicurezza e l’incolumità delle persone. Chiediamo ad Enel investimenti sulla montagna, sia nelle infrastrutture, sia nella manutenzione della rete esistente. Serve capire la ragione di tutto questo e agire tempestivamente perché ciò non si ripeta più».

A dicembre, nei territori di Prignano, Lama Mocogno, Zocca, Sestola, Montese, Montecreto, Frassinoro, Montefiorino, Polinago, Guiglia, Pavullo e in altre zone della montagna, sono state quasi 6.000 le utenze che hanno subito distacchi, talvolta prolungati anche per intere giornate, comportando anche la chiusura delle scuole in alcuni Comuni dell’Appennino come Zocca e Montese.