Sono confermate nelle province di Modena e Ferrara le misure emergenziali previste dalla manovra antismog regionale: fino a giovedì 2 gennaio compreso sarà limitata, quindi, la circolazione dei veicoli più inquinanti, inclusi i diesel Euro 5.

Il mantenimento delle misure emergenziali (in vigore da venerdì 27 dicembre) è stato deciso da Arpae sulla base delle previsioni di superamento dei valori limite giornalieri delle PM10. Il raggiungimento del livello di allerta è segnalato con un bollino rosso nel bollettino emesso oggi da Arpae che decreta lo stato di allerta nella provincia di Modena e in tutta la regione. Le misure resteranno in vigore fino a giovedì 2 gennaio, prossimo giorno di controllo (il giorno di controllo sarebbe caduto mercoledì 1 gennaio ma è stato posticipato per la festività), e saranno revocate se la previsione dei valori limite rientrerà nella norma. Il bollettino è consultabile sul sito dell’agenzia (www.liberiamolaria.it).

In base alla misura, oltre ai diesel Euro 5, si fermano anche i veicoli più inquinanti già bloccati durante la settimana in applicazione della manovra ordinaria: i diesel fino a Euro 4, i veicoli a benzina fino agli Euro 2, quelli a gpl/benzina e metano/benzina fino agli Euro 1, ciclomotori e motocicli fino agli Euro 1.

Come per la manovra ordinaria, anche in emergenza le limitazioni si applicano dalle 8.30 alle 18.30 nell’area compresa all’interno delle tangenziali nord Pirandello, Carducci e Pasternak, via Nuova Estense, strada Bellaria, strada Contrada, via Giardini, complanare Einaudi, strada Modena-Sassuolo, tangenziale Mistral. È comunque sempre possibile, per tutti i veicoli, circolare sulle strade che conducono ai parcheggi scambiatori e alle strutture ospedaliere anche se all’interno dell’anello delle tangenziali.

Fino al 31 dicembre, in applicazione delle misure locali aggiuntive disposte dal Comune di Modena (come previsto dal Pair 2030 in seguito al rilevamento di più di 25 superamenti) rimangono in vigore anche le misure ordinarie del divieto di utilizzare i generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (legna, pellet, cippato, altro) in tutte le unità immobiliari dove sia presente un impianto di riscaldamento alternativo, e di effettuare qualsiasi tipologia di combustione all’aperto (per esempio falò, fuochi d’artificio, barbecue). In vigore anche il divieto assoluto di spandimento liquami zootecnici.

L’1 e il 2 gennaio, dopo la cessazione delle misure comunali ulteriori, restano in vigore il divieto di utilizzare i generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (legna, pellet, cippato, altro) con certificazione ambientale inferiore a 4 stelle in tutte le unità immobiliari dove sia presente un impianto di riscaldamento alternativo, e il divieto di spandimento liquami con l’eccezione dello spandimento effettuato con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo. Dall’1 gennaio si potrà riprendere anche a utilizzare barbecue a carbonella o legna all’aperto.

In vigore anche l’obbligo mantenere la temperatura di 19 gradi al massimo negli ambienti di vita riscaldati: nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali. Nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali, la temperatura potrà essere al massimo di 17 gradi. Sono esclusi da queste indicazioni, che hanno validità fino al 15 aprile 2025, gli ospedali e le case di cura, le scuole e i luoghi che ospitano attività sportive.

Per informazioni ci si può recare all’Urp di piazza Grande 17, tel. 059 20312; piazzagrande@comune.modena.it. È possibile ricevere aggiornamenti sulla manovra antismog iscrivendosi al canale Telegram @ComuneMO-allerta: per iscriversi è sufficiente digitare sullo smartphone, che deve avere Telegram già installato, il link diretto (https://t.me/comunemoallerta); il link si apre direttamente sul canale ed è possibile unirsi al gruppo.