ll Comune di Mirandola è lieto di condividere gli ultimi inediti sviluppi derivanti da alcuni ritrovamenti che hanno fornito l’occasione per ulteriori scavi archeologici, attualmente in corso presso il cantiere di recupero post-sisma del Palazzo Comunale di Piazza Costituente. Le attività di scavo, condotte dalla ditta “ArcheoModena” sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, stanno restituendo interessanti tracce, che andranno ad arricchire gli studi sull’edificio e non, studi che già si sono attivati con i ritrovamenti nella loggia settentrionale. Nelle ultime settimane, gli scavi eseguiti all’interno dell’edificio, in particolare alla base dello scalone monumentale d’ingresso, hanno messo in luce i resti di fondali relativi all’impianto architettonico quattrocentesco del palazzo. I livelli di riempimento delle fosse di fondazione hanno inoltre rivelato una notevole quantità di vasellame finemente lavorato in ceramica graffita rinascimentale, nonché calici in vetro, tipici di un raffinato apparato da mensa. Questi materiali, per lo più frammentari e abbandonati come rifiuti domestici, costituiscono oggi una preziosa fonte di informazioni per gli studiosi.

In aggiunta, sono stati recuperati numerosi resti faunistici, che, grazie alle analisi degli archeozoologi, consentiranno di approfondire le abitudini alimentari dei Mirandolesi del Quattrocento e conoscere le tipologie di carni più consumate in quel periodo. Un’analisi comparata del vasellame e dei resti faunistici contribuirà a delineare un quadro preciso delle abitudini alimentari delle famiglie nobili del Rinascimento. Questi ritrovamenti si aggiungono a quelli dell’estate 2023, quando oltre a pavimentazioni in cotto, furono rinvenuti i resti di un grande granaio comunitario, situato sotto la loggia antistante il palazzo e sfuggito a un incendio. L’amministrazione comunale, grazie a un progetto di valorizzazione finanziato dal Comune di Mirandola e realizzato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, è impegnata a raccogliere e documentare questi ritrovamenti in un volume scientifico che sarà pubblicato prossimamente. A questo progetto partecipano, oltre agli archeologi, anche storici locali, archeobotanici e archeozoologi. Le attività, che si sono protratte per una decina di giorni, prevedendo dopo la documentazione, la protezione con appositi geotessili e il riempimento con sabbia e inerti, hanno già lasciato il passo alle regolari lavorazioni di cantiere.

Questi scavi ci ricordano, ancora una volta, quanto il nostro passato, anche il più remoto, si conservi spesso a pochi centimetri sotto i nostri piedi – commenta il Sindaco Letizia BudriÈ nostro dovere, nonostante le difficoltà connesse alla condizione dei cantieri, investigare e documentare queste tracce, per consegnarle agli storici e agli studiosi di oggi e di domani, consapevoli che c’è ancora tantissimo da scoprire della nostra storia locale.”

Il lavoro di valorizzazione dei ritrovamenti archeologici sarà parte integrante della promozione del Municipio storico a cantiere ultimato – dichiara l’Assessore Marina Marchi – Oltre alla pubblicazione scientifica che sintetizzerà i risultati, stiamo progettando anche un’esposizione che, una volta completato il restauro del Municipio, permetterà a tutti i cittadini e visitatori di entrare in contatto con questi importanti ritrovamenti. L’obiettivo è trasformare il nostro patrimonio archeologico in una risorsa viva, che racconti la storia di Mirandola e ne valorizzi la tradizione culturale.”