«Decisione irresponsabile e incomprensibile che rischia di gravare su cittadini e imprese di tutto il territorio ed in particolare delle aree più fragili come montagna ed aree interne». E’ quanto dichiara Giorgio Zanni, presidente di Upi Emilia-Romagna, commentando la scelta del Governo di tagliare 1,5 miliardi di euro di risorse destinate alle amministrazioni provinciali e alle città metropolitane per la manutenzione delle strade.
«Siamo difronte – prosegue Zanni – ad un ulteriore gravissimo taglio che preoccupa fortemente la nostra regione già duramente messa alla prova dalle alluvioni degli ultimi anni e dal ripetersi sempre più frequente di fenomeni climatici di portata sempre più impattanti ed impegnata ancora oggi nella messa in sicurezza di un territorio fragile e duramente ferito. Tagliare fondi alla gestione delle strade significa mettere a rischio la sicurezza dei cittadini e la certezza di lavorare in sicurezza per le imprese e lavoratori locali, con una doppia morale che da una parte vede inasprire pene e sanzioni al codice della strada mentre dall’altra taglia le risorse necessarie alle Province per poter garantire una viabilità sicura ed efficiente».
Per il presidente delle Province «l’Emilia-Romagna sta già pagando un prezzo altissimo, attendendo da tempo quei fondi promessi e mai assegnati, per il ripristino dei danni del maltempo e del dissesto idrogeologico, su cui le Province sono in prima linea per supportare i Comuni nelle fasi emergenziali e per garantire i collegamenti infrastrutturali necessari alla vita delle comunità. E’ fondamentale che il Governo faccia passi in avanti verso quella direzione auspicata anche dal neo presidente di Upi nazionale Gandolfi e recepita dal ministro Calderoli nel corso della recente assemblea nazionale delle Province a Roma lo scorso 10 dicembre, ovvero la restituzione di quell’autonomia gestionale e finanziaria che è vitale per il nostro Ente, attraverso un allentamento dell’esborso che annualmente le Province versano allo Stato e che sarebbe già un primo passo concreto per ridare dignità e risorse a tutte le Province italiane, chiamate ogni giorno a dare risposte fondamentali a cittadini e imprese del nostri territori».
Infine Zanni conclude ribadendo che «l’impatto che questa decisione avrà sulle Province e sulle Città Metropolitane rischia di essere enorme, ma soprattutto lo sarà per i cittadini e le imprese, lavoratori e aziende che ogni giorno hanno necessità di utilizzare le nostre infrastrutture per vivere e lavorare, studiare e per produrre in efficienza e sicurezza. Da un lato la Provincia viene “caricata” di responsabilità, ma, dall’altro, attende ancora da ormai troppo tempo una riforma istituzionale e finanziari vera ed incisiva. Occorre dunque insistere affinché il Governo torni a dare una struttura forte, legittimata e con risorse economiche adeguate a tutte le Province italiane, per poter offrire un servizio all’altezza delle aspettative dei cittadini e del territorio che amministriamo e in grado di affrontare al meglio le tante sfide che abbiamo di fronte».