Non è un’impresa da poco spegnere cento candeline e per questo, ai longevi del territorio modenese, in occasione del compimento dei cento anni, il Comune consegna la medaglia della Bonissima con dedica particolare, per sottolineare il valore del patrimonio culturale ed esperienziale di cui gli anziani sono portatori.
Nella mattinata di mercoledì 18 dicembre, nel giorno del suo centesimo compleanno, Dina Braglia ha ricevuto, presso la Casa residenza per anziani di via Vignolese in cui vive, anche la visita della vicesindaca e assessora alla Sanità Francesca Maletti che in rappresentanza del sindaco e dell’intera comunità le ha rivolto un augurio speciale consegnandole la medaglia della Bonissima. Oltre al personale, agli altri ospiti della struttura e a due nipoti, presente alla festa anche il presidente di Anpi Modena Vanni Bulgarelli che ha donato a Dina il fazzoletto tricolore dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia.
A vent’anni, infatti, sfidando la volontà del padre, Dina, nata il 18 dicembre 19124 in una famiglia reggiana di contadini, diventa staffetta partigiana della 76esima Brigata squadre di Azione patriottica, contro il volere del padre. In sella alla sua bicicletta, Vetra (questo il suo nome di battaglia) segnala ai combattenti provenienti da Carpi ogni possibile movimento delle truppe nemiche lungo la via per Scandiano, guidandoli nei punti segreti di raccolta. Dopo la fine della guerra, Dina si trasferisce a Modena sposando Franco, giovane modenese impiegato alla Fiat, intraprendendo la professione di sarta che svolgerà ben oltre la pensione, fino all’età di 96 anni.
Proprio in occasione dei festeggiamenti, Dina ha ricordato con orgoglio gli anni della lotta partigiana, sottolineando il valore indispensabile che la libertà ha rappresentato nella sua vita sia come donna che come cittadina impegnata per la comunità.