“Accogliamo con favore l’attribuzione della delega all’Economia Sociale al vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla. Lo avevamo chiesto da tempo insieme alle altre centrali cooperative, in quanto l’Economia Sociale rappresenta uno dei rari ecosistemi industriali su cui l’Unione Europea ha deciso di puntare nell’ottica di una nuova generazione di politiche capaci di costruire uno sviluppo sostenibile”.

È questo il commento espresso dal presidente di Confcooperative Emilia Romagna Francesco Milza a seguito dell’annuncio relativo all’attribuzione della delega specifica sull’Economia Sociale fatto dal presidente di Regione Michele de Pascale ieri pomeriggio in videocollegamento durante l’evento per i 75 anni di Confcooperative Piacenza.

In Emilia-Romagna, secondo dati di Unioncamere, l’insieme delle imprese e organizzazioni che formano l’arcipelago dell’Economia Sociale (cooperative, associazioni, Enti del Terzo settore, società benefit) rappresenta l’8,5% delle imprese, incide per quasi il 15% sul totale degli addetti e per il 7% sul valore aggiunto. La cooperazione rappresenta il 70% del valore aggiunto dell’Economia Sociale regionale. Nel 2023 le cooperative dell’Emilia-Romagna hanno realizzato un fatturato di circa 44,69 miliardi di euro, equivalente a circa un terzo del valore di tutte le cooperative italiane. Le 4.281 cooperative presenti in Emilia-Romagna (al 30 giugno 2024, dati Rapporto biennale cooperazione) contano oltre 233 mila occupati, il 12,8% del totale degli occupati in regione.

Le cooperative rappresentano la principale forma di impresa dell’Economia Sociale, declinando nell’attività di tutti i giorni i principi di democrazia economica, prevalenza della persona sul capitale e attenzione alle comunità – ha aggiunto Milza -. Per questo riteniamo fondamentale che tale delega sia stata assegnata al vicepresidente Colla che si occupa anche di Sviluppo economico, a testimonianza del fatto che l’Economia Sociale non è appena un settore tra gli altri, bensì un diverso paradigma che interessa tutti i settori produttivi e dei servizi integrando la dimensione economica con le finalità sociali e superando la tradizionale dicotomia Stato-mercato”.

“Proprio in vista dell’anno in cui il Governo sarà chiamato a redigere e presentare il Piano nazionale per l’Economia Sociale a seguito della raccomandazione dell’Unione Europea – ha concluso Milza –, riteniamo fondamentale che l’Emilia-Romagna sia la prima Regione in Italia a prevedere questa specifica delega all’interno della Giunta,  così da farsi trovare pronta nell’interlocuzione con l’Esecutivo nazionale e in vista della prossima programmazione dei fondi europei”.

L’Economia Sociale è un tratto valoriale dell’Emilia-Romagna intera ed è nostro compito coltivarla, innovarla e farne motivo di intreccio con l’Unione Europea, le Istituzioni nazionali e le realtà territoriali – ha sottolineato il vicepresidente della Regione Vincenzo Colla nel corso del dialogo tenutosi a Piacenza con Milza -. Parliamo di un nuovo modo di concepire lo sviluppo e il ruolo stesso delle imprese, che interessa tutti settori e non solamente chi si occupa di welfare. Valorizzare e promuovere l’Economia Sociale, come il presidente de Pascale ha dimostrato di voler fare attribuendomi questa delega, va incontro all’esigenza di ridurre le disuguaglianze e ricucire le fratture esistenti, contribuendo positivamente anche al funzionamento della stesa economia di mercato”.