Procede la ripresa dell’attività nello stabilimento produttivo di Toyota Material Handling a Bologna. Circa 155 persone hanno ripreso a lavorare da remoto, e altre 115 circa sono rientrate nello stabilimento. Grazie al protocollo di ripartenza sono state già riattivate sette aree dello stabilimento, ovvero quelle meno colpite dall’incidente. In queste aree le attività non sono legate alla produzione, ma riguardano le spedizioni dei carrelli. È stata anche adibita un’area dedicata alle fasi finali di rilascio di un nuovo carrello che verrà lanciato sul mercato a marzo 2025.

Queste le informazioni che i vertici di Toyota Material Handling hanno condiviso con Istituzioni e organizzazioni sindacali (Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil e Usb Lp) lunedì 2 dicembre, durante un incontro del Tavolo convocato dalla Città metropolitana per dare un aggiornamento rispetto alla ripartenza delle attività dopo il grave incidente del 23 ottobre scorso, e per confermare l’interesse a una ripartenza in tempi rapidi e nel pieno rispetto della sicurezza dei lavoratori.

Per quanto riguarda la ripresa delle attività, il Protocollo di ripartenza sottoscritto fra Toyota e le organizzazioni sindacali punta alla sicurezza e prevede quattro fasi. La prima riguarda la verifica delle strutture verticali e orizzontali degli edifici e la loro messa in sicurezza. La seconda fase riguarda la riparazione degli impianti serventi; la terza fase, invece, origina i controlli di natura specifica delle linee di assemblaggio e delle relative attrezzature. Infine, la quarta fase prevede un sopralluogo congiunto di Toyota e RSU/RLS. Al termine di queste fasi, si prevede la ripresa completa delle attività.

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto maggiore attenzione nel coinvolgimento degli RLS in particolare da AUSL e Ispettorato del lavoro, che a oggi non hanno preso contatto con i rappresentanti sindacali, pur riconoscendo importante l’impegno dell’AUSL nel fornire supporto all’Autorità Giudiziaria nello svolgimento delle indagini.

Inoltre, pur convenendo che il protocollo sia lo strumento individuato per gestire la fase di ripartenza dopo l’incidente, chiedono che il Tavolo metropolitano e le Istituzioni vengano coinvolte in maniera più ampia sul tema della sicurezza. Infine, vista la peculiarità di questo incidente, evidenziano l’esigenza da parte di lavoratori e cittadinanza di avere delle risposte sulla dinamica dell’incidente da parte dell’ Autorità Giudiziaria.

Le organizzazioni sindacali, rispetto ai temi posti in occasione dello  scorso tavolo istituzionale, hanno sottolineato come sia stato affrontato positivamente il tema dei lavoratori precari e in subappalto, che ha portato a dei percorsi di salvaguardia.

Da parte della Città metropolitana è stata rinnovata la disponibilità a riconvocare il Tavolo eventualmente anche coinvolgendo altri soggetti quali l’Ispettorato per il lavoro, i vigili del fuoco e l’ASUL, per approfondire gli elementi evidenziati dalle organizzazioni sindacali.

Infine, per quanto riguarda il tema del coinvolgimento degli RLS, la Città metropolitana spiega che l’argomento è di interesse del Tavolo per la salute e la sicurezza sul lavoro, che al momento sta ragionando sull’ipotesi degli RLS di sito in un apposito gruppo di lavoro. Vi è comunque piena apertura ad affrontare questo tema nell’ambito del Tavolo Toyota, oltre che in quello sulla sicurezza.