Sono stati oltre duecentocinquanta gli imprenditori che ieri, lunedì due dicembre, hanno scelto di partecipare all’incontro che ha messo a confronto alcuni rappresentanti delle istituzioni con imprenditori del territorio. E a giudicare dalla grande attenzione rispetto a tutti gli interventi degli ospiti, le loro aspettative non sono andate deluse.
Alla tavola rotonda hanno preso parte il sindaco della città Massimo Mezzetti, i presidenti delle Province di Modena e Reggio Emilia, Fabio Braglia e Giorgio Zanni, il presidente nazionale di Confapi ANIEM, Giorgio Delpiano, oltre al Presidente di Confapi Emilia, Alberto Meschieri, che ha fatto gli onori di casa e a Giovanni Rabaiotti, presidente regionale di Confapi. In modo chiaro sono emersi tre temi molto concreti, tra loro strettamente correlati.
Il primo riguarda le difficoltà che sempre più imprese incontrano nel reperire persone da inserire nell’area della produzione e nei cantieri. L’invecchiamento della popolazione, il lento e insufficiente ricambio generazionale e un evidente mutamento culturale da parte dei giovani nei confronti del lavoro manuale stanno creando seri problemi alle imprese che offrono lavoro. A questa prima criticità si aggiunge, non di rado, la scarsa coerenza tra i programmi formativi, in particolare negli Istituti tecnici e professionali, e le aspettative delle imprese. Ma anche quando i primi due ostacoli sono superati se ne presenta un terzo la cui natura è trasversale: trovare una casa con un affitto il cui importo sia sopportabile da un lavoratore che solitamente guadagna intorno ai 1500 euro al mese.
Mai come in questa occasione, pur con approcci e competenze diverse, è emersa una sostanziale unità di intenti e la necessità di dare vita a un patto comune per affrontare problemi che possono condizionare la crescita equilibrata del tessuto sociale ed economico. A livello di sistema Paese, è stato evidenziato dal presidente nazionale di Confapi Aniem Giorgio Delpiano che le PMI s’aspettano che le forze politiche compiano scelte almeno di medio periodo, evitando di cambiare le normative con una frequenza che le aziende, chiamate a programmare scelte e investimenti, non riescono a sostenere. Sul territorio, come sottolineato anche dagli amministratori pubblici, sicuramente vanno snelliti i tempi necessari per passare dalla decisione all’azione: per quanto paradossale anche gli Enti Pubblici locali soffrono di burocrazia.
“È stato un incontro molto positivo perché è emersa, in modo chiaro, la volontà di dialogare, di lavorare insieme per affrontare e risolvere problemi che rischiano non solo di rallentare la crescita delle imprese, ma addirittura di condizionarne la permanenza sul territorio. Il nostro appello non è caduto nel vuoto, ora tutti devono fare la propria parte comprese le aziende. Occorre avere la consapevolezza che la solidità di una comunità non può che essere il frutto della volontà di attuare scelte comuni. Il contesto in cui come imprese andremo a muoverci vede l’Associazione impegnata anche su altri fronti. Tra questi ci stanno particolarmente a cuore i temi della sostenibilità, dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale e del ricambio generazionale” – ha commentato Alberto Meschieri presidente di Confapi Emilia.